mafalda rossi ha scritto:In più ho iniziato a guardare quanto proposto dalla Arera e le attività censite nella banca dati, anche guardando le visure camerali, ebbene molte che effettivamente sono state chiuse, avendo dei codici ATECO diversi (forse vecchi, forse generici.. o magari per la stessa sezione merceologica ne esistono di vari) rimarrebbero senza agevolazione….
Diciamo che è onere del contribuente esercente attività economiche adeguare il proprio codice ATECO all'attività effettivamente svolta e fiscalmente inerente, anche ai fini della dichiarazione dei redditi, IVA e degli ISA. Per cui se non li aggiornano si assumono la responsabilità (inclusa quella da evasione fiscale erariale). Se il settore di attività è incongruente bisogna capire se l'impresa è stata veramente chiusa.
la parte politica e dirigenziale si siano convinti ad applicare le riduzioni con percentuali diverse da ARERA con copertura sulla fiscalità generale (bilancio) (bene)
Ottimo.
le agevolazioni covid se pur a copertura di bilancio andranno sempre sulla rata di dicembre, o no?
Senza dubbio, miracoli non se ne possono fare se devi uscire a breve con l'acconto.
nella riunione di ieri è emerso che non si sa quando avremo il PEF 2020 da parte del gestore, per tanto per forza di causa maggiore dobbiamo avvalerci della deroga art. 107 comma 5 D.L. 18/2020,
In tal caso lascerò le tariffe 2019 e per le agevolazioni ? Le applico sulle pratiche , e calcolerò semplicemente il minor gettito che mi comporta e dargli copertura con il bilancio, giusto? In tal caso il mio costo da coprire sarà quello del Pef 2019, giusto?
Ammetto che non avvalendosi il mio Ente della deroga, non mi sono preoccupato di vederne l'impatto.
C'è un'interpretazione di diversi colleghi (anche in questo forum) che ritiene di non applicare riduzioni né lo spostamento di categoria degli studi professionali, in presenza di deroga (la tariffa 2019 confermata sarebbe intangibile).
se si segue il D.L. 34/2019 devo necessariamente uscire con una bollettazione (spese di spedizione e stampa) per le rate prima di dicembre, e dopo il 20 ottobre rispedire la lata a conguaglio (vero? perché sento colleghi che bollettano le due rate 2019, una con le tariffe 2020 e spediscono ad agosto tutto.
Non vedo motivo per non applicare il DL 'crescita' se la/e rata/e di acconto si calcola(no) sulle tariffe 2019 e la rata di saldo si calcola sulle tariffe 2020 (ma in tal caso non hai obbligo di doppia bollettazione, solo di almeno una doppia rata, di acconto e conguaglio, ma con il PEF approvato entro il 31/7).
Se ti avvali della deroga non si può propriamente parlare di "tariffe 2020" perché non puoi conguagliare il residuo prima del 2021, quindi trovo che le scadenze pre- e post-1° dicembre abbiano poco senso.
A questo si aggiunge la software house che propone hai il pef 2020 bolletta tutto l'anno 2020 con questo perché devi fare acconto e saldo?
Non puoi scindere in due l'emissione con una percentuale come acconto e il residuo per il saldo?