annotazione regime patrimoniale su atto matrimonio concordat

annotazione regime patrimoniale su atto matrimonio concordat

Messaggioda cara » 20/09/2019, 10:21

Buongiorno, l'ufficio dello stato civile ha ricevuto dal parroco un atto di matrimonio in cui gli sposi: Italiano-Spagnola hanno scelto il regime della separazione dei beni con due annotazioni, lui per la legge italiana, lei per la legge spagnola. E' stato trascritto annotandole entrambe. E' corretto averle accettate entrambe o si doveva considerare una sola scelta? Grazie a chi potrà chiarire i dubbi.
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Re: annotazione regime patrimoniale su atto matrimonio conco

Messaggioda onda_blu » 30/09/2019, 15:42

Non ho ben capito cosa hai annotato.
Premetto però che le scelte eventualmente fatte sulla legge da applicare ai loro rapporti patrimoniali, deve essere univoca, nel senso che non è che lo sposo può scegliere la legge italiana, e la sposa quella spagnola.
Devono fare una scelta comune, firmata e condivisa da entrambi.
Se non vi è la firma di entrambi gli sposi sulla dichiarazione, è come se non fosse stato dichiarato (è come se nell'atto di matrimonio vi fosse la firma di uno solo degli sposi: non vi è matrimonio).
Poi, se ho capito male, forse se spieghi meglio...
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Re: annotazione regime patrimoniale su atto matrimonio conco

Messaggioda cara » 02/10/2019, 12:15

E' proprio quello che è successo, invece. Sull'atto di matrimonio religioso, gli sposi hanno fatto la dichiarazione di scelta patrimoniale ognuno secondo la legge del suo stato: italiano e spagnolo. Entrambi hanno scelto la separazione dei beni, sull'atto, dunque, figurano due dichiarazioni e poiché l'atto si trascrive senza omettere nulla, sull'atto di stato civile sono state annotate entrambe le dichiarazioni . Spero di essere stata chiara stavolta e chiedo la vostra opinione. Grazie
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Re: annotazione regime patrimoniale su atto matrimonio conco

Messaggioda onda_blu » 08/10/2019, 9:38

Premesso che, come hai già scritto tu, il matrimonio religioso deve essere trascritto per intero. E se prevede delle dichiarazioni di cui è prevista l’annotazione, devono essere annotate, per essere opponibili a terzi, il problema che ti poni è se siano valide o meno.
Questo penso che non riguardi l’ufficiale dello Stato Civile, ma i rapporti con i terzi.
Nel senso che, se tu hai trascritto l’atto per intero, e nelle annotazioni hai specificato correttamente che lo sposo ha scelto una cosa, e la sposa un’altra (cioè non è stata una scelta condivisa), sarà poi problema degli sposi e dei rapporti patrimoniali che si instaureranno dopo il matrimonio.
Io personalmente ritengo che le dichiarazioni non siano valide, in quanto l’atto di matrimonio è un contratto giuridico dove le due parti rendono delle dichiarazioni condivise.
La legge 218/95, all’art.30, parla di “Legge”, non di leggi straniere da applicare ai rapporti patrimoniali. Inoltre la scelta del regime della separazione dei beni è resa ai sensi dell’art.215 del C.C., che dice che “gli sposi possono convenire di…”.
Sinonimi del verbo “convenire” sono: condividere, concordare, accordarsi….cioè fare una dichiarazione condivisa da entrambi, non ognuno la sua.
Quindi, il tuo operato per me è corretto, ma i problemi sorgeranno successivamente per i coniugi.
E visto che l’atto è chiuso, ora, se vorranno “sistemare” le dichiarazioni rese, dovranno rivolgersi ad un notaio.
Magari potresti mettere loro la pulce all’orecchio, avvisandoli di questa anomalia e consigliandoli di rivolgersi ad un professionista/notaio per verificare l’effettiva validità delle dichiarazioni che hanno reso.
onda_blu
 
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