LUCE1967 ha scritto:Il motivo del disimpegno sarebbe la chiusura dell'appalto al 98% di quanto previsto inizialmente, d'accordo con l'impresa. In ogni caso le somme rimaste sono utilizzate per le spese previste e inserite nello stesso quadro economico.
A proposito del fatto che i disimpegni su FPV non possono essere riutilizzati, il punto 5.4.13 dei principi contabili sembra lasciare un minimo di manovra laddove recita "È possibile utilizzare il fondo pluriennale iscritto in entrata solo nel caso in cui il vincolo di destinazione delle risorse che hanno finanziato il fondo pluriennale preveda termini e scadenze il cui mancato rispetto determinerebbe il venir meno delle entrate vincolate o altra fattispecie di danno per l’ente". Che dite?
Il punto 5.4.10 mi sembra molto chiaro:
A seguito della stipula del contratto di appalto , le spese contenute nel quadro economico dell'opera prenotate, ancorche' non impegnate, continuano ad essere finanziate dal fondo pluriennale vincolato, mentre gli eventuali ribassi di asta costituiscono economie di bilancio e confluiscono nel risultato di amministrazione disponibile, destinato o vincolato in relazione alla fonte di finanziamento, se entro il secondo esercizio successivo alla stipula del contratto non sia intervenuta formale rideterminazione del quadro economico progettuale da parte dell'organo competente che incrementa le spese del quadro economico dell'opera stessa finanziandole con le economie registrate a seguito della stipula del contratto. Quando l'opera e' completata, o prima, in caso di svincolo da parte del Responsabile Unico del Progetto, le spese previste nel quadro economico dell'opera e non impegnate costituiscono economie di bilancio e confluiscono nel risultato di amministrazione coerente con la natura dei finanziamenti.Nel caso che esponi non si tratta di gestire "economie da ribasso d'asta" ma di economie perchè l'opera è conclusa. Non mi pare ci siano molte alternative al fatto che confluiscano nel risultato di amministrazione, o sbaglio?