Trasferimento di personale da Comune a Unione di Comuni

[crisopoli]

Ho cercato di informarmi il piu' possibile sul tema che mi appresto a enuclere ma permango con alcuni dubbi.
Nei fatti trattasi "semplicemente" della decisione di alcune Amministrazioni Comunali di accorpare ad una Unione di Comuni alcuni Servizi fino ad oggi non conferiti (Personale, Servizi Sociali). Cercando di minimizzare e di mistificare le cose si sta procedendo a ritmi serrati verso tale soluzione con un passaggio anche del personale. Alcuni dipendenti pero', preoccupati di dover sotoscrivere un nuovo contratto di lavoro con un Ente "aleatorio" quale l'Unione dei Comuni (e la concomitante ovvia soppressione dei posti in pianta organica dei Comuni di provenienza) sarebbero determinati a non firmare il nuovo contratto e avrebbero, depositato richieste di mobilità interna, ovviamente non prese in considerazione. In considerazione del fatto che è stato suggerito agli Amministratori Locali da parte di alcuni referenti dell'Unione di procedere alla messa in mobilità di quei dipendenti che non volessero sottoscrivere il contratto con l'Unione dei Comuni, sono a chiedere un parere al riguardo.
I dipendenti comunali possono rifiutarsi di sottoscrivere il contratto con l'Unione dei Comuni?
Di conseguenza l'Amministrazione Comunale di appartenza deve ricollare tali soggetti in altri servizi oppure puo' procedere di diritto alla messa in mobilità? In questo seconda ipotesi, i dipendenti interessati potrebbero adire al Giudice del Lavoro lamentando che, nonostante la disponibilità di posti in pianta organica ed in diversi uffici comunali, l'Amministrazione non ha voluto prendere in considerazione l'ipotesi di ricollocamento interno, quale elemento dicriminante e quindi lesivo del rapporto di lavoro in essere?