L’art. 53 comma 23 della legge 23 dicembre 2000, n.388 a tenore del quale: “gli enti locali con popolazione inferiore a cinquemila abitanti, fatta salva l'ipotesi di cui all'articolo 97, comma 4, lettera d), del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, anche al fine di operare un contenimento della spesa, possono adottare disposizioni regolamentari organizzative, se necessario anche in deroga a quanto disposto all'articolo 3, commi 2, 3 e 4, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni, e all'articolo 107 del predetto testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, [i]attribuendo ai componenti dell'organo esecutivo la responsabilità degli uffici e dei servizi ed il potere di adottare atti anche di natura tecnica gestionale. Il contenimento della spesa deve essere documentato ogni anno, con apposita deliberazione, in sede di approvazione del bilancio[/i]”.
In un Comune di 4.500 abitanti, la responsabilità dell'ufficio polizia locale è stata attribuita ad un assessore.
In organico:
- Un agente C di 60 anni
- Un agente C di 25 anni
- Un Ufficiale D di 37 anni
L'assessore ha disposto (verbalmente) che l'ufficio sia gestito dall'agente C di 60 anni, in quanto ha parecchi acciacchi e non può andare all'esterno.
Ma il Segretario sostiene che l'assessore è responsabile soltanto "di facciata" in quanto in caso di problemi... la colpa sarebbe tutta dell'operatore di categoria D... in quanto nelle mansioni dei D rientra il coordinamento e controllo.
Come può tutelarsi il dipendente D che è quasi sempre fuori e pertanto non può controllare l'operato in ufficio dell'agente C anziano?
Di fatto l'agente anziano non segue quanto dettogli dall'ufficiale... ma solamente le disposizioni dell'assessore-responsabile...
Grazie