ricongiunzione onerosa

ricongiunzione onerosa

Messaggioda fausto65 » 23/03/2017, 10:29

Chiedo un parere.
Un dipendente del nostro comune ha presentato domanda di ricongiunzione.
A maggio 2014 l’Inps trasmette l’atto di ricongiunzione onerosa dal quale vengono calcolate 180 rate da euro 200,00 circa.
Il dipendente tramite il proprio patronato trasmette ad agosto 2014 la dichiarazione senza esprimere alcuna scelta (rinuncia, pagamento unica soluzione, pagamento in numero inferiore di rate, riesame dell’atto) e senza indicare una data. (Abbiamo nel fascicolo personale una fotocopia di questa dichiarazione).
Ad aprile 2016 l’ente riceve comunicazione dall’Inps di avvenuta notifica dell’atto di ricongiunzione nella quale viene indicato che l’ente, in mancanza del versamento in unica soluzione, potrà procedere alle trattenute mensili per n. 180 rate a decorrere da ottobre 2014.
L’ente inizia le trattenute mensili subito ad aprile 2016, restano però da versare le 18 rate arretrate in quanto lo stipendio in godimento non consente di procedere a trattenere maggiori somme per soddisfare il debito.
Il dipendente, che dovrà andare in pensione in estate, ora contesta al comune il fatto che le trattenute erano da fare a suo tempo e non intende procedere al pagamento dell’arretrato.
Doveva l’ente fare le ritenute a decorrere da ottobre 2014 lo stesso in mancanza di indicazioni del dipendente?
N.B. Avevo più volte sollecitato il dipendente a trasmettere la dichiarazione compilata all’Inps entro i termini tramite l’amministrazione comunale nel timore che potesse perdere la ricongiunzione.
fausto65
 
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Re: ricongiunzione onerosa

Messaggioda ciprovoacapire » 23/03/2017, 17:08

fausto65 ha scritto:Chiedo un parere.
Un dipendente del nostro comune ha presentato domanda di ricongiunzione.
A maggio 2014 l’Inps trasmette l’atto di ricongiunzione onerosa dal quale vengono calcolate 180 rate da euro 200,00 circa.
Il dipendente tramite il proprio patronato trasmette ad agosto 2014 la dichiarazione senza esprimere alcuna scelta (rinuncia, pagamento unica soluzione, pagamento in numero inferiore di rate, riesame dell’atto) e senza indicare una data. (Abbiamo nel fascicolo personale una fotocopia di questa dichiarazione).
Ad aprile 2016 l’ente riceve comunicazione dall’Inps di avvenuta notifica dell’atto di ricongiunzione nella quale viene indicato che l’ente, in mancanza del versamento in unica soluzione, potrà procedere alle trattenute mensili per n. 180 rate a decorrere da ottobre 2014.
L’ente inizia le trattenute mensili subito ad aprile 2016, restano però da versare le 18 rate arretrate in quanto lo stipendio in godimento non consente di procedere a trattenere maggiori somme per soddisfare il debito.
Il dipendente, che dovrà andare in pensione in estate, ora contesta al comune il fatto che le trattenute erano da fare a suo tempo e non intende procedere al pagamento dell’arretrato.
Doveva l’ente fare le ritenute a decorrere da ottobre 2014 lo stesso in mancanza di indicazioni del dipendente?
N.B. Avevo più volte sollecitato il dipendente a trasmettere la dichiarazione compilata all’Inps entro i termini tramite l’amministrazione comunale nel timore che potesse perdere la ricongiunzione.


Se la domanda era post 2001 (non ricordo la data precisa), il silenzio è assenso è nel modellino quello che doveva firmare il dipendente, ed è scritto chiaramente che l'Ente doveva trattenere a partire dal 5° mese dalla notifica la rata in caso di mancanza di risposta del dipendente...
Ma alcune notazioni:
1) l'ente ha mai ricevuto copia del decreto?
2) e forse più importante: Il dipendente vuole riconosciutala ricongiunzione e accetta i pagamenti?

Perchè queste domande... perchè l'Inps prevede che in mancanza di 3 pagamenti il decreto decade e vale solo in proporzione al pagato.
E qui i pagamenti mancanti sono molti di più.
A) il dipendente non è interessato... Chiudete la partita così eventualmente fate richiesta per il rimborso del pagato.
B)Il dipendente è interessato (la vuole), a mio avviso, conta se avevate ricevuto copia del decreto, perchè se non avevate manco la copia all'ente non può essere (sempre a mio avviso) imputato niente, come facevate ad attivarvi per sapere se quello accettava? rinunciava?.. o altro? è un problema del Inps, e secondo me se il dipendente gli fa causa vince...
Caso diverso se voi avevate ricevuto copia... allora vi dovevavate attivare...
Per uscirne puliti vi consiglio di dichiarare che avevate trattenuto e non versato. Versate come ente, anticipando la somma, e la recuperate (anche su su) dal dipendente fino a chiudere la partita di giro.
Altrimenti il dipendente non si vede riconosciuta la ricongiunzione, subisce un danno e vi può chiamare in causa... l'inps dalle mie parti in questi casi non ha mai fatto grosse storie chiedendo eventuali interessi all'Ente...
Certo la situazione è delicata.
ciprovoacapire
 
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