GRASSIA_GIANCARLO ha scritto:Buongiorno, gli uffici del nostro Comune sono dislocati in due edifici distanti l'uno dall'atro circa 400 metri. Il nostro dirigente si trova in un edificio, noi nell'altro. In passato per recarci da un edificio ad un altro per ragioni d'ufficio (firma di documenti, istruttorie da sottoporre al dirigente ecc) si usciva da un edificio e si andava nell'altro senza alcuna formalità. Da qualche tempo ci è stato detto che ogni volta che si esce da un edificio per andare nell'altro si deve essere preventivamente autorizzati dal dirigente con un permesso di servizio (?). Ciò ha creato evidenti difficoltà in quanto essendo il dirigente in un altro edificio, per la firma del permesso di servizio si è costretti ad uscire dall'ufficio senza permesso scritto già firmato. Ho dubbi circa la giuridica esistenza del permesso di servizio e penso che me se vengo chiamato dal dirigente per recarmi da lui io nn sono nemmeno tenuto a timbrare l'uscita (perchè se io esco dal mio ufficio lo faccio per ragioni di servizio e non per faccende mie personali). Sbaglio in questa mia personale riflessione? Grazie a chi mi risponderà.
la presenza in servizio è attestata escusivamente dalla timbratura, mentre "
... è falsa e fraudolentemente attestata nei casi in cui miri a far emergere che il lavoratore è presente in ufficio dal momento della timbratura in entrata a quello della timbratura in uscita, in contrasto con la realtà... "giusto quanto affermato dalla Corte di cassazione, sezione Lavoro, con la sentenza n. 24574 del 1° dicembre 2016.
Il permesso di uscita, fermo rimanendo la timbratura, può essere anche verbale, salvo dopo regolarizzare secondo la norma.