assegno alimentare corresponsione e restituzione

[Achille]

Buon giorno,
a seguito di indagine giudiziaria sono stato agli arresti domiciliari per tre mesi, poi sospeso dal servizio per 6 mesi ma dopo 10 giorni dalla fine degli arresti domiciliari vengo licenziato a far data dal provvedimento degli arresti domiciliari, il processo penale non è ancora iniziato.

L'ente locale fino al licenziamento mi ha versato l'assegno alimentare con relativi contributi, ma nella comunicazione all'INPS non ha indicato nessun codice che evidenziasse la natura del contributo.

Dato che mi mancavano circa 50 giorni al pensionamento ho presentato domanda di prosecuzione volontaria ma l'INPS non la recepisce perché risulta che ho versato, anche se in forma ridotta, i contributi quindi essendo a conoscenza del mio licenziamento chiede che vengano recuperate le somme e stornate dalla mia posizione.

Sono 6 mesi che la situazione è ferma ed io senza nessun reddito, vi chiedo:

L'ente locale ha agito correttamente applicando i contributi sull'assegno alimentare come da circolare 6 /2014 dell'INPS e quale codice avrebbe dovuto inserire per evidenziare la tipologia di contributo?

E' corretto richiedere il rimborso dell'assegno alimentare? con le dichiarazioni di fine anno già inviate e la documentazione al dipendente per al formazione del 730 già effettuato.

Perché l'INPS visto che considera nulli i contributi versati come assegno alimentare ai fini pensionistici non prosegue con la mia domanda di prosecuzione volontaria e mi indica quanto debbo versare?

Scusate se mi sono dilungato ma ho cercato di inserire il maggior numero di informazioni utili e l'angoscia di questo periodo mi rende poco lucido

Grazie