MAGAZZINO EDILE

[SOARI]

Buongiorno, avrei bisogno di un vostro aiuto.
Nel nostro territorio avrà sede un'attività edile con capannone di deposito/magazzino e ufficio.
Smaltiranno tutto tramite aziende private e saranno prevalentemente materiali inerti (non assimilabili agli urbani).
Come mi devo comportare con la TARI ?
Grazie

[Kaleb]

Dipende da quanto dispone il regolamento TARI sul computo delle superfici (se si considera l'utenza sulla base dell'attività economica svolta, oppure secondo la destinazione d'uso e concreto utilizzo dei locali ed aree); l'uso ufficio non è collegato ai materiali inerti e dovrebbe essere interamente tassato. Per quanto riguarda il magazzino il contribuente deve comunque dichiarare e dimostrare (contratto, attestazione, formulati ecc..) quantitativi delle frazioni merceogiche che sono conferite ad operatore privato autorizzato; gli specifici adempimenti dipendono se si tratta di rifiuto speciale o di rifiuto urbano avviato a recupero/riciclo (gli assimilati non esistono più).

[Fabietto]

Scusate ma il contribuente non dovrebbe anche dimostrare che i rifiuti eventualmente conferiti ad operatore esterno vengono prodotti nel magazzino/deposito?.
In sostanza se il magazzino è usato come deposito attrezzi, impalcature, mezzi da lavoro e non c'e' la produzione di materiale inerte in modo continuativo e prevalente dovrebbe pagare senza riduzioni o sbaglio?

[Kaleb]

Il magazzino dovrebbe essere collegato funzionalmente ed esclusivamente alla produzione, se così non fosse sarebbe estremamente difficile per il contribuente dimostrare la produzione in loco di quei rifiuti speciali (che vengono prodotti altrove). Ma bisogna capire se il regolamento ha disciplinato qualcosa..

[SOARI]

In effetti il magazzino sarà solo deposito di materiale, gli inerti saranno prodotti nei cantieri.
Nel regolamento non ho specificato nulla in merito. Non ha avrà diritto a nessuna riduzione ?
Vi ringrazio per il prezioso aiuto.

[Kaleb]

Diciamo che potrebbe essere un problema da parte dell'Ufficio verificare il collegamento funzionale tra i luoghi di produzione del rifiuto speciale e il magazzino di stoccaggio degli stessi "isolato" e lontano rispetto a questi, altrettanto quanto lo è dimostrarlo da parte del contribuente. I requisiti di collegamento funzionale ed esclusivo dovrebbero essere regolamentati, perché se il magazzino è destinato ad accogliere anche materiale diverso dal R.S. ritengo che non possa dirsi collegato al processo produttivo. Potrebbe essere utile un sopralluogo. P.S. ricordo che un relativamente nuovo (e "particolare") orientamento di Cassazione stabilisce l'obbligo di corrispondere sempre la quota fissa anche ai contribuenti produttori di rifiuto speciale (vedi p.es. Cass. 8222/2022).