interventi extra canone convenzione consip illuminazione

[GiglioCdC]

Per chi ha aderito alla convenzione consip per la pubblica illuminazione chiedo come ha allocato in bilancio il finanziamento degli interventi di investimento extra canone. Io ho qualche difficoltà a districarmi
Grazie a tutti per i vostri contributi.

[Paolo Gros]

puoi meglio chiarire

[GiglioCdC]

Certo. Ecco qua. Mi spiego nel dettaglio sperando di dare la miglior chiarezza possibile alla cosa.

Si tratta del capitolato tecnico del servizio Luce come da convenzione Consip attualmente vigente.
Il mio Comune ha aderito al tipologia di contratto esteso il quale prevede che su una durata totale di 9 anni, oltre alla remunerazione del servizio per consumi e manutenzione ordinaria, sia effettuata da parte dell’affidatario una quota di interventi (efficientamento energetico, manutenzione straordinaria, estendimenti degli impianti e adeguamenti normativi) aventi le caratteristiche di spese di investimento sulla base di preventivi regolarmente approvati dal Comune.
Di tali interventi un importo pari almeno al 10% del valore del canone complessivo di spesa corrente deve esser svolto obbligatoriamente dal gestore e rientra nel valore del canone corrente fissato in sede di gara senza ulteriori aggiunte, mentre un importo fino ad un massimo del 20% viene realizzato dall’affidatario su richiesta del Comune e viene remunerato extracanone secondo prezzi per tipologie di attività anch’essi fissati in sede di gara secondo apposite formule di calcolo dei prezzi di listino cui si applica il ribasso offerto in sede di gara.
Per tali investimenti extracanone il Comune è agevolato nella forma di pagamento, che è rimborsato secondo un piano di rientro in rate trimestrali costanti i cui importi sono evidenziati in fatture distinte dalle fatture per il restante servizio e canone corrente e la cui durata è calcolata dall’anno successivo al momento dell’entrata in funzione dell’investimento e fino alla scadenza del contratto.
Il vantaggio per il Comune è costituito essenzialmente dalla gratuità della rateazione sull’investimento tutto realizzato e prefinanziato dall’affidatario, in quanto non è previsto il sostenimento di interessi di rateazione.
Posto che si ha la certezza che:
1.L’investimento viene realizzato previa approvazione dei preventivi ed autorizzazione del Comune.
2.Una volta realizzato è già in funzione ed entra nel patrimonio dell’ente nel medesimo esercizio
3. l’ente ha contratto per tale investimento un’obbligazione giuridicamente perfezionata la cui esigibilità va negli esercizi successivi in quote costanti, secondo il piano di rate di rimborso senza interessi,
la questione che mi pongo è: quale sia la corretta contabilizzazione in bilancio dell’operazione tenuto conto del principio contabile della contabilità finanziaria sul finanziamento degli investimenti, come si configura tale rateazione del pagamento consentita dal gestore e se la medesima sia riconosciuta come anticipazione finanziaria messa a disposizione del Comune per la realizzazione del medesimo investimento.
Ciò anche alla luce dell’oggetto delle fatture che rimetterà il concessionario in quanto, nell’ipotesi che le stesse siano configurabili come rimborso del finanziamento concesso, deve essere compreso quale operazione sottostante si configura anche agli effetti fiscali.
Ora, in virtù del principio contabile finanziario che recita:
"Nel caso di acquisizione di un investimento già realizzato, con pagamento frazionato negli esercizi successivi, è necessario registrare la spesa di investimento imputandola interamente all’esercizio in cui il bene entra nel patrimonio dell’ente. A tal fine si provvede alla contestuale registrazione:
a) del debito nei confronti del soggetto a favore del quale è previsto il pagamento frazionato, imputato allo stesso esercizio dell’investimento, provvedendo alla necessaria regolarizzazione contabile;
b) dell’impegno per il rimborso del prestito, con imputazione agli esercizi secondo le scadenze previste contrattualmente a carico della parte corrente del bilancio."
Ho pensato di contabilizzare l’operazione in questo modo:
1. L’ufficio tecnico mi ha informato che stanno per affidare parte dei lavori e che gli stessi saranno realizzati entro il 31/12/2015 (150mila) mentre altra parte sarà affidata e conclusa nel 2016 (200mila)
2. Effettuo una variazione di bilancio nel 2015 per 150mila e nel 2016 per 200mila in parte capitale: al Tit. 6 entrata (il rimborso avviene nei prossimi 8 anni quindi lo considero un finanziamento a medio termine) e contestualmente in uscita al Tit. 2, che chiuderò negli stessi anni con mandati e reversali a valere sul Comune. Acquisisco pertanto a patrimonio ma inizio a pagare solo l’anno successivo.
3. Contestualmente effettuo una variazione a valere sull’uscita al Tit. 4 per il rimborso del finanziamento a medio termine sui bilanci a partire dal 2016 per l’importo annuo delle rate di rimborso
E’ corretto secondo voi? Gravo sul patto tutto al momento del mandato del giro contabile ma poi lo split payment lo gestisco solo al momento del rimborso delle rate?

Non so se vi ho chiarito tutto.

Vi ringrazio per i vostri contributi.

[Paolo Gros]

assolutamente corretto

[GiglioCdC]

Grazie Paolo per la risposta.

[Andrea74]

Anche a mio parere l'impostazione è corretta.
E' l'esposizione contabile di una forma alternativa di indebitamento, come accade nelle operazioni di partenariato pubblico-privato.

[GiglioCdC]

Perfetto. Con un altro ok vado spedita come la Tav.