da SILVIA EMANUELLI » 22/09/2015, 10:53
Fonte Italia Oggi del 19.09.2015
I sindaci riceveranno a breve il pagamento del fondo di solidarietà comunale 2015. Il dpcm di riparto, infatti, è stato firmato dal premier Matteo Renzi ed è ora alla Corte dei conti per la registrazione. Entro fine mese, dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale e a quel punto il ministero dell'interno provvederà a versare l'intero importo annuale, al netto di eventuali compensazioni dovute dai comuni.
Anche quest'anno, quindi, il fsc arriverà con grande ritardo nelle casse comunali: in teoria, infatti, il riparto dovrebbe essere definito entro il 31 dicembre dell'anno precedente, in modo da consentire al Viminale di procedere al versamento all'inizio dell'esercizio finanziario.
Nel 2015, per di più, le risorse in gioco sono solo quelle messe in campo dagli stessi
comuni, mediante la trattenuta operata dall'Agenzia delle entrate sull'Imu di loro
pertinenza.
Infatti, taglio dopo taglio, il contributo statale è stato azzerato e anzi lo Stato si è trattenuto un'ulteriore quota da 600 milioni, riducendo la torta a 3,7 miliardi. Per 767 comuni, inoltre, il fsc è negativo: ciò significa che, oltre alla quota fissa di Imu, tali enti devono fare un sacrificio ulteriore
Gli importi assegnati tengono conto di quanto previsto dall'art. 11, comma 1-bis, del dl 78/2015, che ha esentato dalle riduzioni previste dalla L. 190/2014 i comuni terremotati di Abruzzo ed Emilia-Romagna e ha ridotto al 50% la decurtazione per quelli delle province di Lucca e Massa colpiti dalle calamità 2013. Siccome tale misura prevede l'invarianza del contributo a carico del comparto, per gli altri comuni è scattata un'ulteriore sforbiciata, fortunatamente di modesta entità (circa la 0,5% medio).
Più preoccupante, invece, la questione delle compensazioni. Infatti, il dl 78 non ha
disciplinato la regolazione delle trattenute non operate a valere sul fsc 2014. La partita interessa numerosi comuni che hanno registrato un eccesso di entrata corrente sullo scorso anno, al quale dovrebbe corrispondere nel 2015 una decurtazione di pari importo, con conseguente peggioramento degli equilibri e aggravio dei vincoli di finanza pubblica.
Non saranno, invece, inclusi nel fsc, ma erogati come trasferimento una tantum i circa 29 milioni destinati dall'art. 3 comma 4-bis, dello stesso dl 78 a favore del comuni maggiormente penalizzati dall'applicazione del criterio dei fabbisogni standard. Il relativo riparto è già stato definito in sede tecnica e attende solo il via libera da parte della Conferenza Stato Città, che dovrebbe essere convocata la settimana prossima.
L'erogazione delle assegnazioni sarà tuttavia sospesa nel caso di mancata trasmissione dei questionari Sose e dei certificati dei conti consuntivi 2014. Pertanto, i responsabili finanziari dei comuni, qualora non abbiano ancora adempiuto, dovranno affrettarsi per mettersi in regola e evitare il mancato pagamento delle spettanze.