MA DAVVERO IL PATTO FUNZIONA COSI'

MA DAVVERO IL PATTO FUNZIONA COSI'

Messaggioda GIORGIO MARENCO » 29/07/2015, 11:24

Commenta Gianni Trovati su un articolo del 29/7/2015

" Alla fine, il Patto 2015 è diventato “su misura” di ogni Comune, per il suo incrocio con la riforma della contabilità: quest’ultima impone alle amministrazioni locali di accantonare un fondo di garanzia, misurato in base alla distanza che separa le entrate scritte nei bilanci da quelle finite davvero in cassa, e le somme così accantonate saranno sottratte dall’obiettivo “lordo” di Patto.
In pratica, quindi, i Comuni avranno margini di autonomia per scegliere se puntare di più sul fondo di garanzia, che blocca la spesa corrente, o sul Patto, che vincola gli investimenti.
"

Puntare?
Peccato la consistenza del Fondo di Garanzia dovrebbe essere CALCOLATA secondo criteri di legge e DEFINITA secondo conteggi CHIARI e MOTIVATI

Adesso salta fuori che il FCDE è uno strumento discrezionale attraverso il quale esercitare delle scelte?
Adesso i "furbetti del conticino" che prima scrivevano entrate non riscuotibili e se le spendevano inizieranno a scrivere entrate inesistenti dichiarandole di dubbia esigibilità (in effetti molto dubbia...) per abbassarsi il patto.

Puntare?? ... Mirate, fuoco!
Buonanotte
Giorgio :D
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Re: MA DAVVERO IL PATTO FUNZIONA COSI'

Messaggioda Paolo Gros » 29/07/2015, 11:58

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Re: MA DAVVERO IL PATTO FUNZIONA COSI'

Messaggioda eugenio sbalzer » 29/07/2015, 12:09

Aumentare l'FCDE per salvare il patto però costa una minore capacità di spesa. Questo operando in maniera corretta.

E' anche vero che un FCDE alto (previsto e da raggiungere mediante formazione di AVANZO economico) se sorretto da entrate "virtuali", si ritorna al vecchio e malsano modo di agire, che col tempo crea disastri.





GIORGIO MARENCO ha scritto:Commenta Gianni Trovati su un articolo del 29/7/2015

" Alla fine, il Patto 2015 è diventato “su misura” di ogni Comune, per il suo incrocio con la riforma della contabilità: quest’ultima impone alle amministrazioni locali di accantonare un fondo di garanzia, misurato in base alla distanza che separa le entrate scritte nei bilanci da quelle finite davvero in cassa, e le somme così accantonate saranno sottratte dall’obiettivo “lordo” di Patto.
In pratica, quindi, i Comuni avranno margini di autonomia per scegliere se puntare di più sul fondo di garanzia, che blocca la spesa corrente, o sul Patto, che vincola gli investimenti.
"

Puntare?
Peccato la consistenza del Fondo di Garanzia dovrebbe essere CALCOLATA secondo criteri di legge e DEFINITA secondo conteggi CHIARI e MOTIVATI

Adesso salta fuori che il FCDE è uno strumento discrezionale attraverso il quale esercitare delle scelte?
Adesso i "furbetti del conticino" che prima scrivevano entrate non riscuotibili e se le spendevano inizieranno a scrivere entrate inesistenti dichiarandole di dubbia esigibilità (in effetti molto dubbia...) per abbassarsi il patto.

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Re: MA DAVVERO IL PATTO FUNZIONA COSI'

Messaggioda GIORGIO MARENCO » 29/07/2015, 12:52

Il problema di fondo è che le "regole" non risolvono, sono i controlli esterni (e la serietà del "Ragionere") che fanno la differenza.

Ad oggi - mi si perdoni la banalità - ma mi pare che i controlli esterni funzionino di più per il rispetto delle scadenze che per il contenuto degli atti.

Ma ...è solo una mia impressione.
Ciao
Giorgio

PS. Anche se so che intendevi una cosa diversa collega non scriviamo più "salvare" il patto. Programmiamo i pagamenti e gli impegni e "rispettiamolo" 'sto patto, anche se facciamo la figura dei fessi visto che gli spazi di pagamento li danno l'anno dopo solo a chi non ha pagato (per "salvare" il patto).
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Re: MA DAVVERO IL PATTO FUNZIONA COSI'

Messaggioda mcmurtry » 30/07/2015, 8:56

Non è proprio vero che il calcolo del FCDE è vincolato: almeno per i primi anni di applicazione le percentuali indicate costituiscono valori minimi, pertanto ogni ente, avendone la capacità finanziaria di parte corrente, può accantonare anche di più avendone un vantaggio ai fini del patto
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Re: MA DAVVERO IL PATTO FUNZIONA COSI'

Messaggioda GIORGIO MARENCO » 30/07/2015, 13:39

Il collega ha sicuramente ragione, nei primi anni c'è una maggiore elasticità di conteggio, il rischio però è che di tale "elasticità" facciano uso coloro che invece dovrebbero ricondurre la gestione dell'Ente ad un maggior rigore il tutto nell'ottica: "tanto oggi si può fare domani vedremo"

Ciò che voglio dire è che dietro il FCDE c'è una problematica molto più grossa che sta a monte di ogni ragionamento su spesa corrente e spesa per investimenti.

E' il problema degli avanzi farlocchi, di liquidità che manca ed anticipazioni di tesoreria al massimo.
L'ANCI sollecita le erogazioni del FSC ma le radici del problema sono altrove.

Saluti
Giorgio
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