BUONI SPESA UNA TANTUM PER SOSTEGNO ALIMENTARE ALLE FAMIGLIE

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Messaggioda mimmoaracri » 01/04/2020, 13:14

Comune di piccole dimensioni; il Comune produce i buoni, li consegna ai vari indigenti i quali si recano presso i vari negozi/botteghe per l'acquisto di generi alimentari.
Nei piccoli centri, spesso, questi piccolissimi negozi non hanno la possibilità di emettere fatture elettroniche. Come ci dobbiamo regolare per i pagamenti?
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Re: BUONI SPESA UNA TANTUM PER SOSTEGNO ALIMENTARE ALLE FAMI

Messaggioda Fin2017 » 01/04/2020, 14:16

Ho il medesimo problema, io pensavo rimborso a fronte di rendicontazione
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Re: BUONI SPESA UNA TANTUM PER SOSTEGNO ALIMENTARE ALLE FAMI

Messaggioda AsproMonte » 01/04/2020, 15:11

La fattura elettronica dovrebbe essere diventata obbligatoria ormai :?
Dove finisce la logica inizia la ferrovia (e la contabilità armonizzata)!
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Re: BUONI SPESA UNA TANTUM PER SOSTEGNO ALIMENTARE ALLE FAMI

Messaggioda RMonti » 02/04/2020, 10:04

Se possono interessare ho due articoli che trattano compiutamente della materia.

Per riceverli mandatemi la vostra mail a questo indirizzo:

el.monti@tiscali.it
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Re: BUONI SPESA UNA TANTUM PER SOSTEGNO ALIMENTARE ALLE FAMI

Messaggioda Ele85 » 02/04/2020, 12:48

Anch'io ho lo stesso problema, ritenete che sia possibile utilizzare l'economato per pagare i piccoli esercenti che non fanno fattura elettronica?
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Re: BUONI SPESA UNA TANTUM PER SOSTEGNO ALIMENTARE ALLE FAMI

Messaggioda ANNA_LISA » 03/04/2020, 9:13

Nel mio caso viene affidato ad un esercente la preparazione di pacchi alimentari che verranno poi distribuiti alle famiglie che faranno richiesta e sanno idonee ecc...
Ma l'esercente deve comunque fare fattura? devo acquisire il codice CIG?

Grazie :?
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Re: BUONI SPESA UNA TANTUM PER SOSTEGNO ALIMENTARE ALLE FAMI

Messaggioda trombetta » 03/04/2020, 11:15

...da IVAEntiLocali:

Buoni spesa: niente fattura ai Comuni
I Comuni che hanno scelto di erogare il sussidio alle famiglie in difficoltà economica attraverso il convenzionamento di diverse aziende di vendita di generi alimentari – in alternativa all’acquisto diretto, con successiva distribuzione fisica dei beni, o all’utilizzo dei classici voucher, già presenti sul mercato, tipicamente acquistabili presso imprese della grande distribuzione – non devono preoccuparsi di ricevere una fattura, in quanto lo schema giuridico dell’operazione non prevede alcuna compravendita intercorrente tra l’ente ed i commercianti che accettano i documenti, neppure qualora non si ritenesse applicabile, per qualsivoglia ragione, l’articolo 6-quater del D.P.R. 633/72.
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Re: BUONI SPESA UNA TANTUM PER SOSTEGNO ALIMENTARE ALLE FAMI

Messaggioda vincenzoc » 04/04/2020, 11:30

Quindi sostanzialmente niente fattura elettronica, ne iva split payment da trattenere?
In pratica l'esercente
-batte lo scontrino da €50 al beneficiario (dietro presentazione del buono spesa comunale"
-ci presenta il buono da €50
-gli paghiamo€50 (come una sorta di contributo a rendicontazione)
Ho capito bene?
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Re: BUONI SPESA UNA TANTUM PER SOSTEGNO ALIMENTARE ALLE FAMI

Messaggioda GIUGIO » 04/04/2020, 12:35

Nota Ifel del 3 aprile:

"Come è noto, l’articolo 2, comma 4, dell’Ordinanza del Capo della Protezione civile n. 658/2020 stabilisce che ciascun Comune è autorizzato all'acquisizione, in deroga al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50:

di buoni spesa utilizzabili per l'acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti nell'elenco pubblicato da ciascun comune;
di generi e prodotti di prima necessità.
Le scelte applicative dei Comuni possono essere decise con ampia discrezionalità, in deroga alle norme del Codice degli appalti: dall’acquisto di strumenti tipo “buoni pasto” di ampia spendibilità locale, a convenzioni con esercizi commerciali, all’acquisto diretto di generi alimentari e relativa distribuzione.

Diversi Comuni, in prevalenza di medie e piccole dimensioni, si stanno orientando alla “emissione diretta” di documenti del tipo “buoni spesa”, spendibili presso gli esercizi commerciali di generi alimentari, resisi disponibili a questo tipo di collaborazione. Questa modalità, pur non espressamente prevista dall’Ordinanza, appare certamente ammissibile e risponde alle istanze di celerità e flessibilità per l’utilizzo del contributo in particolare per quanto riguarda i Comuni di minori dimensioni.

Sono frequenti, in proposito, le incertezze circa il regime fiscale (e, in particolare, il regime IVA) al quale si possa fare riferimento, anche al fine di assicurare la necessaria semplicità nella realizzazione di un intervento che ha tutti i caratteri della massima urgenza (ved. note ANCI e IFEL sull’argomento).

Sotto il profilo strettamente fiscale, in caso di emissione “diretta” di buoni spesa – che determina l'obbligo di essere accettato come corrispettivo di una cessione di beni – lo strumento si può configurare quale voucher multiuso ai sensi dell'articolo 6-quater del DPR n. 633 del 1972. In questo caso, l'acquisto dei generi alimentari viene effettuato direttamente dal soggetto beneficiario e l'intervento del Comune si limita alla regolazione finanziaria dell'operazione, attraverso il pagamento previa presentazione, da parte dell’esercente, dei buoni trattenuti dal beneficiario, accompagnati dalle copie degli scontrini giustificativi dell'operazione.

Ai fini della sua realizzazione, appare utile evidenziare l’opportunità di:

indicare espressamente che si tratta di un voucher multiuso, emesso secondo l'articolo 6-quater del Dpr 633/1972, al fine di attestare che la transazione avviene, sotto il profilo fiscale, tra l’esercente e il beneficiario del voucher/buono;
indicare sullo stesso buono le condizioni generali per il suo utilizzo, ad esempio il riferimento ai prezzi di vendita esposti, l'impossibilità di erogazione del resto, la durata del voucher (non più di 10 giorni, per evitare aumento rischi contraffazione), le condizioni di sostituibilità in caso di smarrimento, il termine per il pagamento da parte dell'ente.
Si ritiene che questi accorgimenti permettano di assicurare, anche sotto il profilo formale, la coerenza tra l’operazione d’urgenza messa in campo con l’Ordinanza n. 658 e le prescrizioni fiscali in materia."
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Re: BUONI SPESA UNA TANTUM PER SOSTEGNO ALIMENTARE ALLE FAMI

Messaggioda vincenzoc » 05/04/2020, 14:55

Stante che il rapporto è tra esercente chee batte lo scontrino e beneficiario del buono spesa, ed il comune regolarizza l'operazione dietro rendiconto dell'esercente. La domanda è, il durc il comune deve verificarlo o no, prima di pagare l'esercente?
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