da francesco basten » 29/06/2015, 13:05
Visto il giusto rilievo, cerco di dare un contenuto concreto alla definizione "unioni vere":
unioni nelle quali tutto il personale è trasferito all'unione, tutte le funzioni sono trasferite all'unione, vi è un responsabile di servizio per ogni area (ed un solo segretario comunale/unionale); i servizi ai cittadini sono erogati dall'unione e le relative tariffe, insieme alla TARI (ex TARES, TARSU, ecc.), alla TOSAP, ecc., sono incassate dall'unione; i servizi e le forniture sono acquistati dall'unione per tutti; se possibile, le opere pubbliche sono realizzate dall'unione per tutti; le funzioni governative sul territorio sono esercitate dal presidente invece che dai sindaci, ecc.
le "unioni finte"? quelle nelle quali si è approvato uno statuto e poi ogni comune continua a fare le solite cose, mettendo nell'intestazione di ogni pezzo di carta la scritta "unione"...
quanto al discorso sul fatto che i comuni piccoli sarebbero presidi per il territorio, non condivido.
le attuali ristrettezze economiche dei comuni comportano che non presidiano proprio nulla.
e comunque, anche se fossero frazioni, amministrativamente sarebbero soggette ad un comune, quindi cosa cambierebbe?
teniamo conto del fatto che un comune di 200-300 abitanti di solito non ha polizia, non ha ufficio tecnico, non ha operai, al massimo ha un paio di "disgraziati" che si aggiustano a fare un po' di questo e un po' di quello, altro che presidio...