Caso: opificio a catasto in cat. D7, a seguito di variazione per frazionamento e fusione viene soppresso generando due nuovi subalterni di cui uno accatastato sempre in cat. D7 ed uno in cat. F3.
Vorrei un confronto con voi su come vi comportate in questi casi. Laddove un fabbricato sia in parte accatastato ed in parte ancora in condizione rustica.
Seguite la linea delle sentenze di Cassazione (es. 10735/2013) che stabiliscono sia sufficiente la presenza di un solo locale rifinito in un fabbricato (con attribuzione di relativa rendita) per sgravare dall’IMU tutti gli altri locali ancora rustici o propendete per la tassazione di questi ultimi (a catasto in cat. F3 o F4) come area edificabile?
In questo ultimo caso, come valutate la congruità del valore venale attribuito?
Grazie a tutti.