da MICOL » 19/01/2021, 11:47
A questo proposito Anci, nell'autunno scorso, aveva proposto a più riprese lo sganciamento dei termini di approvazione della partita Tari rispetto all'adozione dei bilanci di previsione con una formula del tutto identica a quanto già previsto per l'anno 2020 quando il legislatore aveva concesso fino al 30 aprile ai Comuni per provvedere all'approvazione di Pef, regolamento e tariffe, anche successivamente al bilancio già approvato. Quest'anno ancor di più una misura di questo tipo si rende necessaria per consentire un ordinato percorso di definizione di un tributo che subisce continue evoluzioni e che ha quindi necessità di essere ben disciplinato per garantirne la più efficace applicazione.
Se questa soluzione venisse adottata consentirebbe di provvedere a una iscrizione di entrata provvisoria nel bilancio previsionale (basata sugli importi del Pef 2020) per lasciare poi spazio a una variazione quando piano finanziario e tariffe 2021 dovessero essere approvate. Le conseguenze per il contribuente, infine, sarebbero pressoché nulle dal momento che il Dl Crescita a suo tempo aveva stabilito che le nuove tariffe adottate per l'anno di competenza saranno poi applicabili soltanto dal 1° dicembre in poi, dovendosi provvedere all'invio di acconti sulla base delle misure tariffarie già in vigore per l'anno precedente.
La soluzione dello sganciamento dei termini Tari rispetto all'ordinaria procedura di approvazione del bilancio diventerebbe quindi fondamentale, permettendo ai sindaci di non bloccare l'iter di adozione dei documenti programmatici in attesa delle nuove tariffe e consentendo la piena legittimità allo svolgimento di un percorso ordinato sulla delicatissima partita Tari 2021.
aspettiamo fiduciosi