La Cassazione (sentenza n. 16529/2017) ha recentemente assolto dall’accusa di peculato un sindaco reo di aver autorizzato in proprio favore il pagamento di spese da lui ritenute “di rappresentanza” ma che in realtà tali non erano.
La corte ha evidenziato che nelle spese in questione (pranzi con altri sindaci per la realizzazione di un’Unione di Comuni e con i vertici di una banca per ottenere finanziamenti per l’ente) poteva essere ravvisabile un ipotetico vantaggio per il Comune e ha pertanto decretato l’assenza di dolo necessario per la commissione del reato in questione.