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E' obbligatorio, secondo la normativa vigente, mandare la visita medica di controllo ad un dipendenti che si assenta dal martedì di una settimana al martedì della settimana successiva visto che il periodo comprende un sabato e una domenica?
grazie mille
buona giornata a tutti

proprio no e peraltro se lo stato ne determinasse l'obbligo provvedesse anche a pagare la visita stessa.... e basta

Scusate, è un tema che mi interessa, quindi insisto anch'io.

In realtà, mi pareva che sussistesse una sorta di obbligo, per assenze vicine a giorni non lavorativi (ad esempio venerdì 2 maggio, ma anche un'assenza di lunedì o di venerdì).
Però:
1) mi pare non vi sia sanzione per omessi controlli
2) a volte è assolutamente irragionevole un controllo a tappeto di questo tipo.

Noi facciamo un controllo a campione (ogni 10 ne controlliamo 1), e magari una malattia solo sul "ponte", o sotto Natale, cerchiamo di approfondirla, oppure su richiesta del dirigente.

le visite fiscali hanno un costo ........................e non sono ...senza ulteriori costi per la finanza pubblica come ormai ci hanno abituati

Personalmente chiedo il controllo a campione. Purtroppo nell'ultimo periodo una visita....un'assenza dal domicilio....

va fatta una valutazione ...indi coi costi che ci sono non vanno mandate sempre ma va fatta una valutazione caso per caso..se ti avanzano milioni di euri falle pure sempre ma per se devi come quasi tutti diventare matto per far quadrarie i i conti fai le opportune valutazioni..

Buonasera aral.
Riporto per conoscenza quanto trovato qui:

http://www.lineaamica.gov.it/risposte/p ... e-malattia

Credo possa essere utile.

Pubblico impiego: visita fiscale per malattia
Domanda:

Quali innovazioni ha subìto la normativa in materia di visite fiscali in caso di assenze per malattia del dipendente della Pubblica Amministrazione?
Risposta:

Il Decreto-Legge 6 luglio 2011, n. 98 convertito in Legge 15 luglio 2011, n. 111 ha modificato l'art. 55-septies del Decreto Legislativo 30 marzo 2001 n. 165, introducendo alcune innovazioni in materia di assenze per malattia dei pubblici dipendenti: tali previsioni impattano sui casi nei quali l'amministrazione deve disporre il controllo, il regime della reperibilità, le modalità di giustificazione dell'assenza nel caso di visite, terapie, prestazioni specialistiche, e l'estensione del nuovo regime anche al personale in regime di diritto pubblico.
Per quanto attiene alla discrezionalità dell'amministrazione in merito alla richiesta del controllo sull'assenza, pur rimanendo l'obiettivo primario la riduzione dell'assenteismo, è rimessa al dirigente una maggior flessibilità, potendo tener in conto, ai fini della decisione, sia la condotta generale del dipendente (basandosi su elementi di carattere oggettivo), che la possibile copertura finanziaria dell'onere connesso all'effettuazione della visita fiscale.

Il controllo è in ogni caso richiesto sin dal primo giorno quando l’assenza si verifica nelle giornate precedenti o successive a quelle non lavorative.

Il regime della reperibilità continua a trovar riferimento nel Decreto Ministeriale 18 dicembre 2009, n. 206, (le visite devono essere effettuate nelle seguenti fasce orarie di reperibilità: dalle 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00). L'obbligo di reperibilità sussiste anche nei giorni non lavorativi e festivi compresi nel periodo di prognosi certificato.
Il medesimo decreto individua, all'articolo 2, le cause di esenzione dall’obbligo di reperibilità:
a) patologie gravi che richiedono terapie salvavita;
b) infortuni sul lavoro;
c) malattie per le quali è stata riconosciuta la causa di servizio;
d) stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta.
Qualora il dipendente debba allontanarsi dall'indirizzo comunicato per effettuare visite mediche, prestazioni o accertamenti diagnostici, è tenuto a darne preventiva comunicazione all'amm.ne e produrre come giustificativo l'attestazione rilasciata da struttura, pubblica o privata, che ha erogato la prestazione.

Il comma 2 del citato articolo 2 specifica che sono esclusi dall’obbligo di reperibilità anche i dipendenti nei confronti dei quali sia già stata effettuata la visita fiscale per il periodo di prognosi indicato nel certificato.

Questo si sapeva già, ma nel caso citato rientrano comunque moltissimi dipendenti. Lunedì scorso avevo 4 persone malate. Secondo quanto scritto da linea amica, avrei dovuto mandare la vista fiscale a tutti (giorno successivo a giorno non lavorativo).
Molto spesso capita che mi telefonino al venerdì: "Sto male". Alle 9,30 chiedo la visita fiscale, ma il medico non esce in giornata ma magari il sabato, quando magari la persona non è più in malattia. Assenteismo? Il nostro dirigente valuta caso per caso e, salvo rarissimo "noto", per la maggior parte si tratta di persone influenzate, che però chiedono al medico di essere liberi dalla reperibilità il sabato e la domenica (e concordo con loro).

Concludo: io opero a buon senso e a campione. Non mi pare ci siano sanzioni.

scusa ma se ti comunicano malattia il venerdì ...e non il sabato o la domenica ma solo per il venerdì il medico o va venerdì o non va. non puoi far andare il medico il sabato giornata per cui uno non e e non ha comunicato malattia.
Se invece sono indicati nel certificato sabato e domenica come giorni di malattia non esiste (salvo comunicazioni di visite o cure) che sia esclusa la reperibilità dalla visita fiscale.

Una persona malata il venerdì può andare dal medico anche il venerdì pomeriggio, o il venerdì alle 13, finchè non va dal medico non sappiamo quanti giorni di malattia gli vengono assegnati.
O chiedo la all'azienda sanitaria la visita fiscale da farsi il venerdì in giornata (con il rischio che neanche trovi il paziente che, in quel momento, è dal suo medico), o aspetto il lunedì.
Presso la nostra azienda sanitaria funziona così: la visita fiscale viene effettuata in giornata solo se la richiedo entro le ore 9,00.