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Concessione Part-Time 18 ore/sett

MessaggioInviato: 09/11/2015, 16:02
da nensangela
Salve,
sono dipendente a tempo indeterminato full time presso una PA.
A luglio ho fatto richiesta di part time 18 ore (per esigenze di studio e logistica del percorso residenza - università - sede lavorativa) e non mi è stato concesso, la risposta è stata solo verbale senza alcuna comunicazione né motivazione scritta.

Per ragioni personali tra qualche mese mi dovrò trasferire a circa 200 km dalla sede di lavoro. Questo ovviamente non mi permetterà di svolgere l'orario di 36 ore settimanali, ma potrei continuare il mio servizio se l'Amministrazione mi venisse incontro permettendomi un part time verticale di 18 ore su 3 giorni.

La motivazione della distanza della residenza può essere sufficiente alla concessione del part time?
O l'Amministrazione può comunque negarlo "obbligandomi" in pratica alle dimissioni?

Prima di questa "soluzione" ho ovviamente tentato i vari interscambi/mobilità non riuscendo però ad avvicinarmi dove vorrei.

Grazie per le eventuali informazioni che potrete darmi...

Re: Concessione Part-Time 18 ore/sett

MessaggioInviato: 09/11/2015, 17:00
da antonio satriano
nensangela ha scritto:Salve,
sono dipendente a tempo indeterminato full time presso una PA.
A luglio ho fatto richiesta di part time 18 ore (per esigenze di studio e logistica del percorso residenza - università - sede lavorativa) e non mi è stato concesso, la risposta è stata solo verbale senza alcuna comunicazione né motivazione scritta.

Per ragioni personali tra qualche mese mi dovrò trasferire a circa 200 km dalla sede di lavoro. Questo ovviamente non mi permetterà di svolgere l'orario di 36 ore settimanali, ma potrei continuare il mio servizio se l'Amministrazione mi venisse incontro permettendomi un part time verticale di 18 ore su 3 giorni.

La motivazione della distanza della residenza può essere sufficiente alla concessione del part time?
O l'Amministrazione può comunque negarlo "obbligandomi" in pratica alle dimissioni?

Prima di questa "soluzione" ho ovviamente tentato i vari interscambi/mobilità non riuscendo però ad avvicinarmi dove vorrei.

Grazie per le eventuali informazioni che potrete darmi...


L'Amministrazione puo' comunque negarlo, non essendo più obbligata ad accettare o differire la richiesta di p t.

In attesa di tempi migliori, prima delle eventuali dimissioni, vi è la possibilità previsata dall''art 18 della L. 183/2010 che recita "I1. I dipendenti pubblici possono essere collocati in aspettativa, senza assegni e senza decorrenza dell'anzianita' di servizio, per un periodo massimo di dodici mesi, anche per avviare attivita'
professionali e imprenditoriali. L'aspettativa e' concessa dall'amministrazione, tenuto conto delle esigenze organizzative, previo esame della documentazione prodotta dall'interessato.
2. Nel periodo di cui al comma 1 del presente articolo non si applicano le disposizioni in tema di incompatibilita' di cui all'articolo 53 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni.
3. Resta fermo quanto previsto dall'articolo 23-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni."
Le ragioni personali ed il problema percorso residenza - lavoro- università, saranno, sicuramente, valide motivazioni

Re: Concessione Part-Time 18 ore/sett

MessaggioInviato: 09/11/2015, 20:41
da gsalurso
Dall’entrata in vigore del DL 112/2008, i dipendenti pubblici non hanno più diritto, alla trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale. La richiesta di trasformazione part time può infatti essere rigettata dall’amministrazione in presenza di gravi ragioni di servizio.
Il mancato accoglimento della richiesta necessita però di una adeguata motivazione in relazione alle esigenze organizzative dell’Ente, ad es.: la infungibilità del posto coperto e le difficoltà di sostituzione (che sono soggette a limiti sia del turnover che alle assunzioni flessibili).
Anche se vi sono elevati margini di discrezionalità, le amministrazioni devono regolamentare l'istituto; la risposta solo verbale senza alcuna motivazione non è accettabile.
Inoltre la Circolare della Funzione pubblica N.12/2011, nel sottolineare la rilevanza della formazione universitaria nelle pubbliche amministrazioni raccomanda: “è importante che - nei limiti del buon andamento e dell'efficienza dell'organizzazione - i dipendenti interessati siano messi nelle condizioni di seguire i corsi e di fruire delle agevolazioni che l'ordinamento prevede allo scopo”.

Vedi anche l’art 10 L.300/70, l’art. 5 L.53/2000 l’art.15 CCNL 14/9/2000 che prevedono una serie di agevolazioni per il diritto allo studio.

Re: Concessione Part-Time 18 ore/sett

MessaggioInviato: 10/11/2015, 11:06
da nensangela
L'Amministrazione puo' comunque negarlo, non essendo più obbligata ad accettare o differire la richiesta di p t.

In attesa di tempi migliori, prima delle eventuali dimissioni, vi è la possibilità previsata dall''art 18 della L. 183/2010 che recita "I1. I dipendenti pubblici possono essere collocati in aspettativa, senza assegni e senza decorrenza dell'anzianita' di servizio, per un periodo massimo di dodici mesi, anche per avviare attivita'
professionali e imprenditoriali. L'aspettativa e' concessa dall'amministrazione, tenuto conto delle esigenze organizzative, previo esame della documentazione prodotta dall'interessato.
2. Nel periodo di cui al comma 1 del presente articolo non si applicano le disposizioni in tema di incompatibilita' di cui all'articolo 53 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni.
3. Resta fermo quanto previsto dall'articolo 23-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni."
Le ragioni personali ed il problema percorso residenza - lavoro- università, saranno, sicuramente, valide motivazioni


La concessione del periodo di aspettativa non può essere negato anch'esso?
Se mi hanno negato il part-time non credo siano propensi a concedermi l'aspettativa... :/
Ovviamente prima di licenziarmi posso provare anche questa...

Re: Concessione Part-Time 18 ore/sett

MessaggioInviato: 10/11/2015, 11:11
da nensangela
gsalurso ha scritto:Dall’entrata in vigore del DL 112/2008, i dipendenti pubblici non hanno più diritto, alla trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale. La richiesta di trasformazione part time può infatti essere rigettata dall’amministrazione in presenza di gravi ragioni di servizio.
Il mancato accoglimento della richiesta necessita però di una adeguata motivazione in relazione alle esigenze organizzative dell’Ente, ad es.: la infungibilità del posto coperto e le difficoltà di sostituzione (che sono soggette a limiti sia del turnover che alle assunzioni flessibili).
Anche se vi sono elevati margini di discrezionalità, le amministrazioni devono regolamentare l'istituto; la risposta solo verbale senza alcuna motivazione non è accettabile.
Inoltre la Circolare della Funzione pubblica N.12/2011, nel sottolineare la rilevanza della formazione universitaria nelle pubbliche amministrazioni raccomanda: “è importante che - nei limiti del buon andamento e dell'efficienza dell'organizzazione - i dipendenti interessati siano messi nelle condizioni di seguire i corsi e di fruire delle agevolazioni che l'ordinamento prevede allo scopo”.

Vedi anche l’art 10 L.300/70, l’art. 5 L.53/2000 l’art.15 CCNL 14/9/2000 che prevedono una serie di agevolazioni per il diritto allo studio.


Infatti credo dovrebbero motivarmi le "gravi ragioni di servizio" visto che lavoro all'ufficio turismo...
Se non lo fanno cosa posso fare? Non vorrei comunque farmi "malvolere", non è mai bello lavorare in un posto dove non sei "gradita"... :(
Usufruisco già delle 150 ore di diritto allo studio (menomale ci sono almeno quelle), però purtroppo servono esclusivamente per partecipare alle lezioni e non per preparare esami o tesi...
E in ogni caso volendomi trasferire proprio come residenza, non è quello che fa la differenza... L'unica soluzione è part time su tre giorni, aspettativa in attesa di trovare un cambio o una mobilità e altrimenti dimissioni... :(