diritto di critica e codice di comportamento DPR 62/2013

diritto di critica e codice di comportamento DPR 62/2013

Messaggioda Gregor Samsa » 09/07/2015, 13:21

Buongiorno a tutti gli utenti di questo forum.
Desidero presentarmi ponendo un quesito relativo al codice di comportamento (DPR 62/2013).
La domanda è : "il succitato decreto vieta espressamente il diritto di critica (art.21 della Costituzione) di un dipendente comunale verso un dirigente?"
Grazie in anticipo per i chiarimenti.
Gregor Samsa
 
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Re: diritto di critica e codice di comportamento DPR 62/2013

Messaggioda Paolo Gros » 09/07/2015, 13:48

non mi pare vi sia espresso divieto in tal senso , sen mpre che abbai un senso ed fine e la critica sia costruttiva e non personale
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Re: diritto di critica e codice di comportamento DPR 62/2013

Messaggioda gsalurso » 09/07/2015, 14:18

Gregor Samsa ha scritto:Buongiorno a tutti gli utenti di questo forum.
Desidero presentarmi ponendo un quesito relativo al codice di comportamento (DPR 62/2013).
La domanda è : "il succitato decreto vieta espressamente il diritto di critica (art.21 della Costituzione) di un dipendente comunale verso un dirigente?"
Grazie in anticipo per i chiarimenti.

Non capisco a cosa ti riferisci. Le prescrizioni di comportamento sono orientate a tutelare l'immagine pubblica dell'Amministrazione contro comportamenti scorretti o lesivi (Artt. 3 co 3 e 12 co 2), o mi è sfuggito qualcosa?
Certo che ci vuole buon senso ed equilibrio da entrambe le parti.

art. 3 comma 3. Il dipendente non usa a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio, evita situazioni e comportamenti che possano ostacolare il corretto adempimento dei compiti o nuocere agli interessi o all'immagine della pubblica amministrazione. Prerogative e poteri pubblici sono esercitati unicamente per le finalita' di interesse generale per le quali sono stati conferiti.
art. 12 comma 2. Salvo il diritto di esprimere valutazioni e diffondere informazioni a tutela dei diritti sindacali, il dipendente si astiene da dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dell'amministrazione.
Legge di Good: "Se hai un problema che deve essere risolto da una burocrazia, ti conviene cambiare problema." ;)
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Re: diritto di critica e codice di comportamento DPR 62/2013

Messaggioda Gregor Samsa » 10/07/2015, 20:40

@gsalurso
Ciao, in effetti i passaggi del DPR 63/2013 che hai citato sono orientati a difendere l'immagine della pubblica amministrazione da comportamenti lesivi.

Nella fattispecie mi riferisco alle norme relative ai dirigenti. (art. 13). In particolare a alcuni passaggi del comma 4:
Il dirigente assume atteggiamenti leali e trasparenti e adotta
un comportamento esemplare e imparziale nei rapporti con i colleghi,
i collaboratori e i destinatari dell'azione amministrativa. Il
dirigente cura, altresi', che le risorse assegnate al suo ufficio
siano utilizzate per finalita' esclusivamente istituzionali e, in
nessun caso, per esigenze personali.

ed alcuni del comma 5:
Il dirigente cura, compatibilmente con le risorse disponibili,
il benessere organizzativo nella struttura a cui e' preposto,
favorendo l'instaurarsi di rapporti cordiali e rispettosi tra i
collaboratori, assume iniziative finalizzate alla circolazione delle
informazioni, alla formazione e all'aggiornamento del personale,
all'inclusione e alla valorizzazione delle differenze di genere, di
eta' e di condizioni personali


Il dipendente in questione ha esercitato una critica al dirigente sul suo operato, facendo notare la mancata circolazione delle informazioni relativamente alle modifiche introdotte ad un regolamento che produce effetti nell'ufficio di appartenenza del dipendente citato. Il dipendente è stato portato a conoscenza di dette modifiche soltanto a cose compiute, rendendo così impossibile ogni suo contributo in merito alla stesura dell'atto.
Durante l'iter procedurale di modifica al regolamento, il dirigente ha chiesto l'approvazione ad un dirigente di struttura terza, relativamente alle succitate modifiche. Tale struttura terza è collegata con l'uffcio di apparteneza del dipendente per mezzo di una convenzione e pertanto può esercitare voce in capitolo.
Il dirigente di ente locale sostiene che il dirigente della struttura terza abbia approvato tali modifiche, mentre nella comunicazione di quest'ultimo è stato scritto semplicemente che, qualora si verificasse la necessità di modificare regolamenti simili, le modifiche esposte sarebbero state prese in considerazione.

Immediatamente dopo tale comportamento da parte del dipendente il dirigente ha riunito tutto il personale dell'ente, raccomandando caldamente a tutti i dipendenti di non commentare in alcun modo l'operato dell'amministrazione e ricordando inoltre che i dipendenti comunali sono pagati per eseguire.

Mi scuso se forse sono sceso eccessivamente nel particolare ma credo che fosse necessario per rispondere con più chiarezza.
Gregor Samsa
 
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