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Una dipendente ha presentato le dimissioni con richiesta di conservazione del posto, per assumere servizio in un altro ente essendo in graduatoria concorsuale valida. L'ente che intende assumerla, ha inviato la lettera di assunzione indicando come primo giorno di lavoro il 19 giugno p.v. senza ancora aver sottoscritto il contratto di lavoro.
La dipendente scopre di essere incinta. A questo punto vi chiedo:
1 - l'ente di destinazione può annullare l'ssunzione? (io non lo ritengo possibile in quanto la volontà di assumerla è già stata esplicitata con delibera e con la lettera)
2 - l'ente attuale può, qualora la dipendente lo chiedesse, di riprenderla in servizio? (io penso di si fino a quando non si prende atto delle dimissioni).

Confido in una vostra risposta e se avete qualche riferimento pareri, sentenze ecc...ancora meglio. Grazie

a mio parere va assunto ugualmente.
poi inizierà con le precauzioni previste da DVR in vigore oppure, se già in periodo di astensione obbligatoria, stando a casa.
il dubbio che avrei è: la conservazione del posto nel precedente ente sarà per 6 mesi (es se C) da calendario oppure si deve attendere che termini effettivamente il periodo di prova? a mio parere il primo ma chiedo un parere.

1) assunzione nel nuovo ente: sì, però la dipendente deve essere presente e prendere servizio almeno il primo giorno di lavoro (se invece fosse già in astensione obbligatoria, il nuovo contratto non può essere sottoscritto ovvero non sarà efficace);

2) le "dimissioni" (rectius: "opzione per nuova amministrazione") hanno effetto dalla sottoscrizione del nuovo contratto/presa in servizio;

3) la conservazione del posto vale fino alla scadenza effettiva del periodo di prova; quindi se lei prende servizio nel nuovo ente il 19 giugno, e il 20 giugno va in maternità obbligatoria, rimanendo a casa minimo 5 mesi + ferie + ulteriori congedi parentali + malattia bambino, ecc. la conservazione del posto nel vecchio ente si prolungherà conseguentemente (anche superando i 12 mesi) fino a quando il nuovo ente non certificherà il "fine prova".

Ranger ha scritto:1) assunzione nel nuovo ente: sì, però la dipendente deve essere presente e prendere servizio almeno il primo giorno di lavoro (se invece fosse già in astensione obbligatoria, il nuovo contratto non può essere sottoscritto ovvero non sarà efficace);

2) le "dimissioni" (rectius: "opzione per nuova amministrazione") hanno effetto dalla sottoscrizione del nuovo contratto/presa in servizio;

3) la conservazione del posto vale fino alla scadenza effettiva del periodo di prova; quindi se lei prende servizio nel nuovo ente il 19 giugno, e il 20 giugno va in maternità obbligatoria, rimanendo a casa minimo 5 mesi + ferie + ulteriori congedi parentali + malattia bambino, ecc. la conservazione del posto nel vecchio ente si prolungherà conseguentemente (anche superando i 12 mesi) fino a quando il nuovo ente non certificherà il "fine prova".

Per il punto 3 hai qualche riferimento? il CCNL parla di conservazione per la durata "formalmente prevista" ma l'interruzione del preavviso è di fatto formalmente prevista......

"Formalmente" significa "per la durata prevista dal CCNL del nuovo ente".

In tutti i comparti PA, il periodo di prova viene conteggiato solo sui giorni effettivi di lavoro; in caso di assenza (malattia, sciopero, maternità, permessi, ecc.), il termine della prova viene automaticamente posticipato. (Rif. Art. 25, c. 4 CCNL Funzioni locali; art. 19, c. 4 CCNL Ministeri; art. 40, c 3 CCNL Sanità; art. 30 CCNL Istruzione).

L'ex dipendente ha quindi diritto al mantenimento del posto fino a quando non ottiene l'attestazione di "fine prova".

Grazie a tutti per i contributi