A.S. ha scritto:Schiaffino ha scritto:dubito che costerebbe di meno dei buoni in convenzione consip attiva.
La volontà dell'Amministrazione è evitare che i dipendenti consumino il pasto nel luogo di lavoro, e che accumulino i buoni per la spesa familiare.
In ogni caso, anche con l'eventuale convenzione con un ristorante, l'ente concorrerebbe nella spesa fino a un massimo di € 7,00. L'eventuale eccedenza rimane a carico del dipendente.
Per raggiungere questo scopo non è necessario aggirare la convenzione Consip. Basta scrivere le regole in un regolamento organizzativo e farle rispettare. Ad esempio, si può scrivere che:
a) nei giorni in cui matura il diritto può essere speso unicamente un solo buono pasto, che quindi non può essere cumulato con altri buoni pasto;
b) il buono pasto può essere speso solo nei giorni in cui matura il diritto;
c) in alternativa alla regola b), il buono pasto può essere speso solo durante la pausa pranzo dei giorni in cui matura il diritto;
d) eventualmente, il buono pasto non può essere utilizzato presso esercizi diversi da quelli di ristorazione.
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