Vincitore concorso e ferie pregresse da monetizzare

[CCC]

Buongiorno,
Tizio, dipendente a tempo pieno del Comune A da 18 mesi, vince un concorso nel Comune B.

Gli viene comunicato in data 27 ottobre che sarà assunto dal 16 novembre 2020.

Tizio però insiste per posticipare, altrimenti ci rimetterebbe il mancato preavviso.
Il Comune B accetta di posticipare si soli 15 giorni e pertanto inizierà in data 01/12/2020.

Avverte in data 28 ottobre il Comune A e presenta dimissioni.

Riesce così a garantire un mese di preavviso.

Tuttavia Tizio ha 19 giorni di ferie NON godute.

Il Comune A NON vuole monetizzarle.
Tizio invece sostiene che le devono monetizzare.

Chi ha ragione?

Grazie mille

[A.S.]

Ha ragione il Comune A.
La dichiarazione congiunta n. 1 del CCNL del 21/05/2018 precisa infatti che: "all’atto della cessazione del servizio le ferie non fruite sono monetizzabili solo nei casi in cui l’impossibilità di fruire delle ferie non è imputabile o riconducibile al dipendente come nelle ipotesi di decesso, malattia e infortunio, risoluzione del rapporto di lavoro per inidoneità fisica permanente e assoluta, congedo obbligatorio per maternità o paternità".

Io direi che un buon compromesso sarebbe fargli godere le ferie (se proprio non vuole rinunciarci) e il Comune rinunciare al preavviso, sulla base della dichiarazione congiunta n. 2 allegata al CCNL del 05/10/2001 nella quale è stabilito che “gli enti possono valutare positivamente e con disponibilità, ove non ostino particolari esigenze di servizio, la possibilità di rinunciare al preavviso, nell’ambito delle flessibilità secondo quanto previsto dall’art. 39 del
CCNL del 06/07/1995, come sostituito dall’art. 7 del CCNL del 13/05/1996, qualora il dipendente abbia presentato le proprie dimissioni per assumere servizio presso altro ente o amministrazione a seguito di concorso pubblico e la data di nuova assunzione non sia conciliabile con il vincolo temporale del preavviso".

[Kaleb]

Se al dipendente non è consentito, per esigenze di servizio, di fruire delle ferie residue prima della cessazione del servizio la non fruibilità non può essere causa a lui imputabile. Delle due l'una: o gliele fanno fare (se sono pregresse l'Amministrazione avrebbe dovuto eventualmente imporgliele) o gliele pagano.
Esiste giurisprudenza sul punto che, partendo dal divieto di monetizzazione ex art. 5, comma 8, DL 95/2012 conv. in legge 135/2012, ne dà un'interpretazione adeguatrice conforme a Costituzione: C.Cost. sent. N. 95 del 2016, Cass. 1756/2016, Cass. 27206/2017, Cass. 2496/2018, Cass. 15652/2018.