smartworking e straordinario

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Messaggioda corciano » 27/08/2020, 16:08

salve,vorrei chiedervi, un dipendente che la mattina effettua lavoro in smartworking può rientrare di pomeriggio per effettuare straordinario? Fermo restando la mancata erogazione del buono pasto.
grazie
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Re: smartworking e straordinario

Messaggioda an.bal » 27/08/2020, 17:13

perchè no?
e perchè no il buono pasto?
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Re: smartworking e straordinario

Messaggioda Samuele77 » 27/08/2020, 20:36

Spero che la risposta di an.bal. sia ironica. Come si possono immaginare prestazioni di lavoro straordinario in una giornata di smart working?! Il lavoro straordinario è il lavoro eccedente quello ordinario dovuto ("debito orario") che sia stato autorizzato per necessità impreviste. Ma se il dipendente è stato autorizzato a lavorare in regime di smart working significa che gli sono state assegnate delle attività, per il raggiungimento di determinati obiettivi, a prescindere dal tempo che impiega per raggiungerli, dagli orari e dai luoghi in cui vi si dedica, i quali sono autogestiti dal dipendente stesso. Detto in altri termini, lo smart working è incompatibile con il concetto di "debito orario", per cui è inconciliabile con il concetto di "orario di lavoro straordinario" che, come visto, è l'orario di lavoro eccedente quello ordinario in adempimento al debito orario.
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Re: smartworking e straordinario

Messaggioda an.bal » 31/08/2020, 11:14

no, no.
non sono proprio d'accordo.
non scivolerei nell'errore di interpretare il lavoro agile a sensazione o secondo tutto quello che di strano si legge in rete o nelle riviste.
nella sua definizione legislativa non è espressa alcuna incompatibilità tra lavoro agile e straordinario e lo stesso vale per i buoni pasto.
cambia solamente la modalità di svolgimento.
logico che alcuni istituti perderanno di rilevanza e vedranno una modificazione quantitativa importante, ma non esistono incompatibilità originarie.
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Re: smartworking e straordinario

Messaggioda Samuele77 » 31/08/2020, 12:19

an.bal ha scritto:no, no.
non sono proprio d'accordo.
non scivolerei nell'errore di interpretare il lavoro agile a sensazione o secondo tutto quello che di strano si legge in rete o nelle riviste.
nella sua definizione legislativa non è espressa alcuna incompatibilità tra lavoro agile e straordinario e lo stesso vale per i buoni pasto.
cambia solamente la modalità di svolgimento.
logico che alcuni istituti perderanno di rilevanza e vedranno una modificazione quantitativa importante, ma non esistono incompatibilità originarie.


Se permetti non ragiono in base a "sensazioni" o a "quello che si legge in rete", ma valuto con la mia testa, in base alle norme di legge e di contratto collettivo.

Pensare ad un "rientro pomeridiano" in un’attività slegata dal tempo e dallo spazio, oltre ad essere una contraddizione in termini, è profondamente in contraddizione con le caratteristiche dello smart working (che tieni presente non è telelavoro, ma come dicevo attività per obiettivi in cui non c'è un debito orario), caratteristiche che sono ribadite in tutte le fonti ufficiali che parlano di smart working (vedi ad esempio le Linee guida in materia di promozione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, approvate con direttiva della Presidenza del Consiglio n. 3/2017). Non ha proprio senso parlare di lavoro straordinario quando non c'è nemmeno un orario ordinario da assolvere, dato che l'orario di lavoro straordinario è definito come un prolungamento della prestazione lavorativa oltre l'orario normale di lavoro (articolo 2108 del codice civile).

Nemmeno i buoni pasto o la mensa sono compatibili con lo SW, e sull'incompatibilita tra smart working e buoni pasto ti ha già risposto il Tribunale di Venezia con decreto 8 luglio 2020, n. 3463: "I buoni pasto non sono dovuti al lavoratore in smart working e di conseguenza la mancata corresponsione degli stessi non doveva essere oggetto di contrattazione e confronto con le sigle sindacali. D'altro canto è anche difficile ipotizzare quale potrebbe essere l'esito di tale confronto: se i buoni pasto non spettano, non possono erogati e l'atto del Comune con cui se ne sospende l'erogazione al lavoratore in smart working è sostanzialmente un atto "necessitato".

Peraltro basterebbe leggere gli articoli 45 e 46 del CCNL 14.09.2000, per arrivare a questa conclusione. Queste disposizioni danno agli enti la facoltà (non l’obbligo) di istituire la “mensa aziendale”. L'istituzione della mensa è consentita per dar modo ai dipendenti di rifocillarsi nel corso dell’obbligatoria pausa per il recupero psicofisico connessa alla prosecuzione pomeridiana del lavoro diurno, nella medesima sede di lavoro. La mensa è istituita per chi non abbia la possibilità di mangiare e trascorrere la pausa a casa propria.
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Re: smartworking e straordinario

Messaggioda an.bal » 31/08/2020, 12:40

mi pare che in generale ci sia una grande difficoltà ad introdurre nel pubblico impiego delle innovazioni in grado di rendere la PPAA migliore delle organizzazioni private.
anche i giudici nel loro sentenza fanno fatica a capire di cosa stiamo parlando ed in ogni caso le sentenze valgono solo per il caso concreto.
io sono un lavoratore agile. c'è un problema con la tesoreria e il Direttore mi chiede di occuparmene .. anche se ordinariamente mi occupo di personale e organizzazione.
ma io sono un lavoratore agile e quindi NON posso fare lavoro straordinario?? ma perchè no .....
per favore non rendete rigido unostrumento flessibile.

lo sw non è telelavoro. giusto. se invece di lavorare nel mio ufficio, sono tutto il giorno al comune di XXX o in altro luogo, perchè devo essere discriminato per il buono pasto. se l'ente avesse una mensa aziendale, io potrei andare li a mangiare anche se ho lavorato in altro luogo ...

e perchè dovrei lavorare la mattina??? posso lavorare dove e quando mi pare. garantisco che dalle 10 alle 13 sono sempre reperibile .... e per due gg alle settimana sono in ufficio in presenza nello stesso orario .....

abbiamo una grande opportunità. non ce la facciamo scappare.
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Re: smartworking e straordinario

Messaggioda Samuele77 » 31/08/2020, 14:02

Caro an.bal. io non parlo dell'introduzione, nell'ordinamento giuridico, di innovazioni (compito della politica e del dibattito pubblico), ma dell'applicazione delle norme già esistenti e vigenti (che è quello che devono fare funzionari e dirigenti pubblici, a prescidendere da quello che "sembra loro giusto" o dei loro auspici sulle modifiche all'ordinamento).

Nessuno ti dice che devi lavorare la mattina: se sei in smart working significa che puoi lavorare come e quando ti pare, a condizione che realizzi gli obiettivi assegnati e che tu sia reperibile telefonicamente in un determinato orario.

Se invece il tuo capo ti dice che devi essere presente in ufficio in un determinato orario in un determinato giorno, quel giorno non puoi essere in smart working, semplicemente perché lo smart working non lo contempla. Punto.

Basta che lo spieghi al tuo responsabile, che evidentemente non ha capito bene di cosa si tratta. O fai smart working (e non hai l'obbligo di presenziare) oppure non sei in smart working (e allora hai l'obbligo di adempiere al tuo debito orario del giorno): non è possibile fare un mix delle due cose in uno stesso giorno; sono due modalità completamente diverse di determinazione degli obblighi lavorativi e non possono coesistere in una stessa giornata.

Se sei in SW, proprio per il fatto che puoi anche non lavorare la mattina non ha senso parlare di "straordinario" del pomeriggio o di buono pasto (che NON è un elemento della retribuzione, ma un benefit solo eventuale, il quale appunto richiede un orario di lavoro mattutino che riprende nel pomeriggio, vedi gli articoli del CCNL che ti ho citato). Se poi non ti basta nemmeno il parere dei giudici (che si limita a spiegare una norma valida per tutto il comparto)... allora fai ricorso e vediamo se ottieni una pronuncia differente, che ti devo dire?

Non c'è una discriminazione, ma semplicemente l'applicazione di un istituto solo quando ce ne sono i presupposti. Un ente locale potrebbe benissimo e legittimamente non istituire né mensa né buoni pasto. Dunque??
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Re: smartworking e straordinario

Messaggioda an.bal » 31/08/2020, 14:40

Dunque niente.
La pensiamo in modo differente.
Lappendice contrattuale individuale che disciplinera in futuro chi lavorerà in modalità agile potrà benissimo mixare il tutto.
Vedrai che il prox contratto conterrà molte novità, anche per i buoni pasto.
Sosteniamo la vera flessibilità.
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Re: smartworking e straordinario

Messaggioda Samuele77 » 31/08/2020, 21:16

Non c'è dubbio che i prossimi contratti dovranno adeguarsi al cambiamento epocale che stiamo vivendo. Ma per adesso si possono applicare solamente i contratti che ci sono. Non è una questione di punti di vista.
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Re: smartworking e straordinario

Messaggioda corciano » 01/09/2020, 12:30

salve ho innescato una diatriba ma quello che mi interessa in particolar modo è:
se io mi occupo di ragioneria (la mattina in smart) e di pomeriggio rientro per l'ufficio elettorale, perciò c 'è una determina di autorizzazione posso farlo?
non si puo dire che io la mattina lavoro meno per poi farmi lo straordinario in ufficio, il pomeriggio, rientrerei per un'altra attività che non ha nulla a che fare con la mio lavoro.
saluti
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