smartworking e straordinario

Re: smartworking e straordinario

Messaggioda Samuele77 » 01/09/2020, 13:39

Non c'entra il perché sei stato autorizzato a svolgere straordinario o nell'interesse di quale ufficio o funzione, o il fatto che si tratti di straordinario elettorale o meno, o il fatto che sia uno straordinario elettorale a carico del Comune o del Ministero dell'Interno. Qualsiasi prestazione lavorativa straordinaria è per definizione, quella che segue il completamento dell'orario di lavoro ordinario in base al debito orario del giorno. In una giornata di smart working non c'è proprio un orario di lavoro da svolgere, per cui non c'è modo di svolgere prestazioni di lavoro straordinario.
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Re: smartworking e straordinario

Messaggioda an.bal » 01/09/2020, 15:19

non vedo il problema, naturalmente
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Re: smartworking e straordinario

Messaggioda Samuele77 » 01/09/2020, 21:27

Se sei convinto, prova a chiedere alla Prefettura che dovrebbe rimborsare lo straordinario elettorale e vediamo se è d'accordo sul fatto che per loro non sia un problema rimborsare alcune ore di lavoro svolte durante una giornata di SW.
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Re: smartworking e straordinario

Messaggioda Samuele77 » 29/09/2020, 9:38

Aran: Orientamento applicativo CFL92b del 28 settembre 2020
Istituti contrattuali del comparto Funzioni Locali ed emergenza epidemiologica da Covid-19: il personale impiegato in regime di “lavoro agile” può svolgere prestazioni di lavoro straordinario?


Con riferimento alla problematica in oggetto si ritiene preliminarmente necessario rammentare che, in base al disposto dell’art. 46, comma 1, Dlgs 165/2001 e smi, l’attività di assistenza alle Amministrazioni dell’Agenzia, per quanto qui ne occupa, è limitata alla formulazione di orientamenti per la uniforme applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro di cui essa è parte stipulante e non può quindi estendersi all’interpretazione di disposizioni legislative o regolamentari, né può consistere in indicazioni operative per l’attività di gestione che, in quanto espressione del potere organizzativo e direttivo datoriale, costituisce esclusiva prerogativa dell’Ente.

In relazione alla questione concernente il lavoro straordinario e la fruizione dei riposi compensativi, per quanto di competenza, la scrivente Agenzia non può che richiamare la disciplina di carattere generale a cui occorre fare riferimento nella gestione di tali istituti.

Al riguardo si evidenzia, in primo luogo, che, secondo la norma di cui all’art. 38 del CCNL del 14/09/2000, le prestazioni straordinarie sono rivolte a fronteggiare situazioni di lavoro eccezionali e non possono essere utilizzate come fattore ordinario di programmazione del tempo di lavoro e di copertura dell'orario di lavoro.

Nell’ambito della definizione contrattuale, l’indicazione secondo la quale la prestazione di lavoro straordinario non può essere utilizzata come fattore ordinario di programmazione del lavoro sta ad indicare la necessità che, ai fini dell'ordinaria organizzazione del lavoro, il datore di lavoro può tenere conto solo delle prestazioni dovute dal dipendente nell'ambito del suo normale orario di lavoro d'obbligo, contrattualmente stabilito.

Da qui la necessità di contenere il ricorso al lavoro straordinario, limitandolo alle ipotesi della sopravvenienza di situazioni di carattere eccezionale e straordinario, le sole che, in quanto imprevedibili ed insuscettibili di essere programmate dal datore di lavoro, possono giustificare la richiesta dello stesso al dipendente di eseguire prestazioni di lavoro ulteriori ed aggiuntive rispetto a quelle dovute nell'ambito dell'orario di lavoro contrattualmente stabilito.

Risulta quindi evidente che l’applicabilità degli istituti contrattuali relativi alle prestazioni di lavoro straordinario ed ai riposi compensativi richiede, quali condizioni necessarie e legittimanti, di norma non riscontrabili nel lavoro agile come affermato anche dalla ricordata circolare 2/2020 alla pagina 4:

a) l’assolvimento dell’obbligo lavorativo nell’ambito di un tempo di lavoro predefinito, puntualmente rilevato e controllato;

b) lo svolgimento delle prestazioni straordinarie nell’ambito di un tempo aggiuntivo, anch’esso puntualmente rilevato e controllato, con sistemi conformi a quanto prescrive la normativa in materia.
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Re: smartworking e straordinario

Messaggioda an.bal » 29/09/2020, 20:16

i dinosauri sono duri a morire, ma il cambiamento è alle porte.

l'esperienza mi ha insegnato che nelle ppaa il lavoro straordinario spesso è utilizzato come un compenso aggiuntivo allo stipendio: una specie di integrazione al reddito non collegata a punte di lavoro o esigenze straordinarie.
in sostanza tutto si risolve con un "oggi devo rimanere di più".

la disciplina contrattuale non dice questo , nè per chi lavora in presenza, nèper chi lavora in modalità agile.

in moltissimi enti poi si applica la compensazione mensile, cioè oggi rimango dieci minuti di più, domani 5 minuti di più, non chiedo lo straordinario ma a fine meno esco 15 minuti prima. e il contratto questo NON lo prevede, nè per i lavoratori in presenza nè per quelli che lavorano in modalità agile.

se stiamo alle regole, in maniera precisa, non vedo problemi ma anzi la maggiore produttività del lavoratore agile porterà inevitabilemente ad una riduzione di lavoro straordinario, perchè gestirà meglio le crisi di intensità lavorative.
la rilevazione delle presenze elettronica per il lvaratore agile non è un problema, perchè il mio orario di lavoro è comuqnue elettronicamente rilevato.

PS: il lavoratore agile è più produttivo per definzione. se uno ha voglia di lavorare, se ha più flessibilità lavora di più. se è un dipendente che in ufficio dorme, in modalità agile farà ancora meno. basta monitorare il lavoro fatto ed eventuale far tornare a lavorare in presenza qualcuno.
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Re: smartworking e straordinario

Messaggioda Samuele77 » 29/09/2020, 20:57

l'esperienza mi ha insegnato che nelle ppaa il lavoro straordinario spesso è utilizzato come un compenso aggiuntivo allo stipendio: una specie di integrazione al reddito non collegata a punte di lavoro o esigenze straordinarie.
in sostanza tutto si risolve con un "oggi devo rimanere di più".

la disciplina contrattuale non dice questo , nè per chi lavora in presenza, nèper chi lavora in modalità agile.


Appunto, si tratta di violare regole contrattuali. Ovvio che per il lavoratore i vincoli contrattuali sono l'ultimo dei problemi, ma per chi ha una responsabilità di gestione lo sono eccome e può venire chiamato a risponderne per danno erariale, con il soldi suoi. Tutto il resto è politica, sindacalismo, opinioni, idee. Non ci interessano le tue idee su come dovrebbe essere il mondo, perché non è questo l'argomento del quesito, che verte invece su come il mondo è adesso, e cioè su quali sono le regole oggi.

in moltissimi enti poi si applica la compensazione mensile, cioè oggi rimango dieci minuti di più, domani 5 minuti di più, non chiedo lo straordinario ma a fine meno esco 15 minuti prima. e il contratto questo NON lo prevede, nè per i lavoratori in presenza nè per quelli che lavorano in modalità agile.
Si chiama flessibilità e c'è da una vita.

il lavoratore agile è più produttivo per definzione. se uno ha voglia di lavorare, se ha più flessibilità lavora di più. se è un dipendente che in ufficio dorme, in modalità agile farà ancora meno. basta monitorare il lavoro fatto ed eventuale far tornare a lavorare in presenza qualcuno.
Nessuno lo ha mai messo in dubbio.

se stiamo alle regole, in maniera precisa, non vedo problemi ma anzi la maggiore produttività del lavoratore agile porterà inevitabilemente ad una riduzione di lavoro straordinario, perchè gestirà meglio le crisi di intensità lavorative.
la rilevazione delle presenze elettronica per il lvaratore agile non è un problema, perchè il mio orario di lavoro è comuqnue elettronicamente rilevato.

Continua a mancare il requisito dell'obbligo di osservare un orario di lavoro, che nel lavoro agile, per definizione, manca.
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Re: smartworking e straordinario

Messaggioda CCC » 11/11/2020, 16:18

E se gli venisse chiesto di effettuare telefonate la sera?
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Re: smartworking e straordinario

Messaggioda Samuele77 » 11/11/2020, 17:54

In questo caso il lavoro da svolgere non sarebbe compatibile con lo smart working, perché presuppone il servizio in orari determinati, mentre lo sw è un lavoro per obiettivi cui il lavoratore si dedica senza vincoli di luogo o di orario (salva la fascia di reperibilità telefonica con il suo responsabile e/o i suoi colleghi). Se poi questa necessità di lavoro serale non è imprevista ed eccezionale, deve essere soddisfatta adeguando di conseguenza l'orario di servizio dell'ufficio che se ne deve occupare e l'orario di lavoro del dipendente interessato o dei dipendenti interessati.
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Re: smartworking e straordinario

Messaggioda CCC » 11/11/2020, 19:00

Grazie
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Re: smartworking e straordinario

Messaggioda an.bal » 12/11/2020, 12:06

non concordo con Samuele77 .... basta legge i vecchi post

il lavoro agile è una delle modalità ordinarie di svolgimenti dell'attività lavorativa .....

ordinaria, non eccezionale, da valutare, straordinaria .....

ordinaria, quiindi si applica tutto.

oggi sono in ufficio e sono in smart working ... non è assolutamente un problema.
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