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[size=150][/size]Vorrei porre un quesito: sono dipendente a tempo indeterminato di un Comune, dove ricopro il ruolo di responsabile del servizio urbanistica ed edilizia privata a tempo pieno. Un'altro comune, facente parte della stessa Unione di comuni, vorrebbe darmi l'incarico di effettuare una variante al loro strumento urbanistico. La cifra pattuita mi consentirebbe di emettere una nota per prestazione occasionale (entro i 5000€). La variante verrebbe da me firmata e il mio ente mi autorizzerebbe a svolgere la prestazione professionale. Il Responsabile del servizio personale ritiene che io non possa in alcun caso svolgere prestazioni di tipo professionale e pertanto che non possa accettare tale incarico. Altri colleghi pensano invece che da ente a ente le prestazioni professionali si possano fare. Potete darmi una risposta a riguardo.
Grazie

vedi:

• DLGS 165/2001, Art. 53 Incompatibilita', cumulo di impieghi e incarichi
  e
• Corte dei Conti, sezione giurisdizionale Lombardia sent.54/2015

in cui, nel condannare un dipendente pubblico per avere svolto incarichi extra-istituzionali, senza la prescritta autorizzazione, la Corte afferma che "nell’impiego pubblico il divieto di espletare incarichi extraistituzionali non è assoluto. Difatti, il regime vigente, codificato dall’art. 53 del d.lgs. 30 marzo 2001 n. 165, pur individuando, al primo comma, situazioni di incompatibilità assoluta ... , prevede anche, ... attività occasionali espletabili dal dipendente pubblico previa autorizzazione ... "
e, successivamente indica una serie di elementi che la P.A. deve valutare ai fini della concessione della necessaria autorizzazione.

Grazie per la risposta, noto però che nella sentenza che riporta si richiamano anche alcune situazioni di incompatibilità assoluta, sancite dagli artt. 60 e seguenti del d.P.R. 10 gennaio 1957, n. 3, tra cui sono elencate anche le prestazioni professionali. Nel mio caso, trattandosi di una variante agli strumenti urbanistici, è indubbio che si tratta di una prestazione che potrebbe essere resa anche da un libero professionista.
Il fatto che io sia autorizzata dal mio ente e che percepisca un compenso inferiore o uguale ai 5000 euro è sufficiente a classificare la mia prestazione come occasionale e non professionale? Il Responsabile del Personale non è di questa opinione, sostiene che si debba entrare nel merito della prestazione resa.

Buongiorno a me è stato risposto che c'è incompatibilità a prescindere, cioè non si possono effettuare nemmeno con l'autorizzazione e richiedendo l'aspettativa. Ho risposto che c'è una sentenza della corte dei conti sez. regionale lombardia che dice altro, secondo l'ufficio personale la sentenza non scalvalca il parere aran 1748 per richiedere una eventuale aspettativa.
Qualcuno mi può spiegare?

grazie