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Controlli prenatali

MessaggioInviato: 17/02/2017, 10:44
da CristianG
Ai sensi del D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151 Art. 14. Controlli prenatali
(decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 645, art. 7)

1. Le lavoratrici gestanti hanno diritto a permessi retribuiti per l'effettuazione di esami prenatali, accertamenti clinici ovvero visite mediche specialistiche, nel caso in cui questi debbono essere eseguiti durante l'orario di lavoro.
2. Per la fruizione dei permessi di cui al comma 1 le lavoratrici presentano al datore di lavoro apposita istanza e successivamente presentano la relativa documentazione giustificativa attestante la data e l'orario di effettuazione degli esami.

A livello ente locale, se questa visita la deve fare durante orario di lavoro, io posso davvero farmi bastare il semplice certificato medico? O la dipendente deve utilizzare altri permessi orari (art. 20 CCNL 1995) piuttosto che giorni per motivi personali (art. 19 CCNL 1995)??

Re: Controlli prenatali

MessaggioInviato: 17/02/2017, 11:54
da gsalurso
DLGS n.151/2001 Art. 14. Controlli prenatali
(decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 645, art. 7)
1. Le lavoratrici gestanti hanno diritto a permessi retribuiti per l'effettuazione di esami prenatali, accertamenti clinici ovvero visite mediche specialistiche, nel caso in cui questi debbono essere eseguiti durante l'orario di lavoro.
2. Per la fruizione dei permessi di cui al comma 1 le lavoratrici presentano al datore di lavoro apposita istanza e successivamente presentano la relativa documentazione giustificativa attestante la data e l'orario di effettuazione degli esami.

I permessi retribuiti per accertamenti prenatali spettano alle lavoratrici anche se il CCNL non li ha espressamente richiamati; l’art. 19, comma 9 del CCNL 6/7/1995 prevede che i dipendenti oltre ai permessi previsti dal CCNL possono fruire anche di altri permessi previsti da specifiche disposizioni di legge.
N.B. la norma prevede espressamente: "nel caso in cui questi debbono essere eseguiti durante l'orario di lavoro"
quindi per usufruirne, la dipendente dovrebbe produrre, oltre all'attestato, una documentazione o dichiarazione da cui risulti che non sia stato possibile effettuarli in orario non lavorativo oppure che erano indifferibili.