Specifica meglio cosa intendi per "fatti accaduti presso una diversa amministrazione"
- il dipendente era comandato/distaccato presso l'altra amministrazione
- il dipendente è transitato presso di voi a seguito di mobilità (che giuridicamente si configura come una cessione di contratto con tutto quello che ne consegue)
- il contratto con l'altra amministrazione è cessato o è stato risolto e successivamente è stato assunto presso di voi
Per quanto riguarda il 3^ caso concordo con an.bal, non essendoci connessione tra i due rapporti di lavoro il dipendente deve richiedere un permesso per motivi personali / familiari.
Nel 1^ e 2^ caso invece, essendoci continuità nel rapporto di lavoro, penso che gli dovrebbe essere riconosciuto lo stesso trattamento previsto per le testimonianze rese per dovere d'ufficio.
Il dipendente chiamato a testimoniare per fatti inerenti la propria attività lavorativa non deve chiedere nessun tipo di permesso perchè svolge attività di servizio. Se deve recarsi fuori dalla sede di servizio gli spetta anche il trattamento di trasferta ed eventualmente il lavoro straordinario.
A noi è accaduto che un agente di P.M. trasferito per mobilità, è stato chiamato a testimoniare per fatti accaduti mentre era in servizio presso l'altro Comune.
Dopo lunga
trattativa siamo riusciti a farci rimborsare le spese (retribuzione per i giorni di assenza + rimborso spese di viaggio + spesa per pasti e soggiorno) dal Comune interessato.