Abrogazione della sanatoria sulle deliberazioni 2015

Abrogazione della sanatoria sulle deliberazioni 2015

Messaggioda Moderatore Tutto PA » 16/12/2015, 12:07

È stato approvato in Commissione Bilancio alla Camera un emendamento alla Legge di Stabilità che cancella la sanatoria concessa alle “deliberazioni 2015 relative a regolamenti, aliquote e tariffe di tributi adottate dai Comuni dopo il termine (…) fissato al 30 luglio 2015”. Ciò comporta l’invalidazione degli aumenti di TASI e IMU approvati dai Comuni dopo la scadenza del 30 luglio 2015.
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Re: Abrogazione della sanatoria sulle deliberazioni 2015

Messaggioda 57albealbe » 16/12/2015, 14:19

Sui media si parla sempre delle deliberazioni della Tasi e dell'Imu ma non della Tari come se queste non rientrassero nel limite temporale del 30 ora 31/7/2015 ma, invece, anche queste soggiaciono a tale scadenza.

Noi abbiamo approvato le tariffe della Tari all'alba del 3/9/2015 a seguito della trasmissione da parte del soggetto gestore, nella specie una Unione di Comuni, del piano finanziario di gestione dei servizi di igiene urbana la cui approvazione è, però, successivamente avvenuta il 27/10/2015 da parte dello stesso soggetto gestore. Quindi l'approvazione delle tariffe è avvenuta, nostro malgrado, non appena il nostro soggetto gestore ci ha trasmesso il piano finanziario benché non fosse ancora approvato. Il piano finanziario era uno strumento obbligatorio in quanto in questo Comune dal 2004 viene applicato il cosiddetto "metodo normalizzato".

Ora siamo stati raggiunti dalla notifica da parte dell'Avvocatura dello Stato del ricorso al TAR per l'annullamento della deliberazione delle tariffe Tari 2015 in quanto adottata dopo la scadenza del termine di bilancio. Tale documento è talmente ben motivato che sembra non lasci alcuno spazio di discussione in giudizio anche alla luce dei pareri espressi dalle Sezioni della Corte dei Conti per lo stesso caso avvenuto a fine 2014 e le quali respingono le eccezioni al fatto che gli incrementi tariffari siano dovuti all'obbligo normativo del pareggio del servizio.

Quindi, ci si chiede se l'azione giudiziaria di resistere in giudizio da parte della Pubblica Amministrazione sia obbligatoria o solo doverosa e qualora non si ritenesse di resistere, se fosse opportuno un pronunciamento da parte della Giunta in tal senso.

Inoltre, per il prossimo 2016, in vigenza del blocco dell'aumento delle tariffe dei tributi, ci si chiede come possa valere per la Tari in quegli Enti che applicano il cosiddetto "metodo normalizzato": dovendo applicare le tariffe 2014 perché quelle 2015 non potranno essere ritenute valide e non potendo nemmeno incrementare quelle per il 2016 per il blocco della legge di stabilità, viene meno il "metodo normalizzato" e l'approvazione del piano finanziario con il tanto decantato pareggio costi/ricavi dei servizi di igiene urbana.
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