Diritto abitazione coniuge superstite con terza comproprietà

Diritto abitazione coniuge superstite con terza comproprietà

Messaggioda paolotanganelli » 11/12/2024, 10:29

Buongiorno,

mi scuso ma nel precedente quesito, causa incomprensione con il contribuente, non avevo specificato bene la situazione.

La casistica in questione prevede un immobile di proprietà al 75% del padre e al 25% del figlio. Il padre stando alla visura catastale ha “abitazione per 1/1” oltre ovviamente ai 3/4 (75%) della proprietà e vi dimora abitualmente con la seconda moglie in quanto la prima (nonché madre del figlio comproprietario) è defunta anni fa. Il figlio non paga Imu per la sua quota causa diritto di abitazione al padre.

Il padre ora è morto a novembre 2024 e il figlio mi chiede sempre esenzione Imu sull’immobile, i dubi sono:

1) la seconda moglie, che continua ad abitare immobile, ha diritto di abitazione per coniuge superstite visto che l’immobile non era in comproprietà con lei ma tra il defunto e un terzo anche se figlio (legame di sangue) del de cuius stesso..?

2) nel caso ci fosse diritto di abitazione della moglie superstite il figlio continuerebbe ad essere esente Imu per la sua quota anche se non è sua madre biologica..?

3) sembra però esserci un testamento nel quale il de cuis lascia la volonta’ che l’immobile venga suddiviso al 50 % di proprietà tra la coniuge superstite e il figlio. Nel caso ci fosse espressa la volontà di lasciare alla coniuge superstite anche il diritto di abitazione lei risiederebbe in un immobile di sua proprietà al 50% e quindi esente IMU ed anche il figlio del de cuius, residente altrove, sarebbe esente dalla sua quota IMU sempre in virtù dele diritto di abitazione della coniuge superstite… Il dubbio è se si può trasferire il diritto di abitazione tramite volonta testamentaria .. è legale e quindi se è un ragionamento giusto quello espresso sopra sull’esenzione IMU? Eventuale trasferimento diritto di abitazione con testamento, in un caso come questo con terzo comproprietario, deve essere espresso o può essere sottinteso?

Spero di essermi spiegato al meglio e avrei necessità di risposta ad entrambe le sistuazioni sia con (quesito 3) che senza testamento (quesiti 1 e 2) visto che la situazione non è molto chiara.

Grazie
paolotanganelli
 
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Re: Diritto abitazione coniuge superstite con terza compropr

Messaggioda Unborn » 11/12/2024, 11:54

A mio avviso alla morte del padre non sussiste il diritto di abitazione della seconda moglie in quanto il de cuius non era unico proprietario ( e nemmeno comproprietario con lei stessa) dell'immobile definito casa coniguale. Questione spinosa ma io la vedo così.
Il padre era si unico soggetto passivo per l'IMU ma non in quanto totalmente proprietario, ma per diritto di abitazione della precedente moglie. Il codice civile invece, richiama espressamente la proprietà della casa coniugale e questa era in condivisione con il figlio (soggetto terzo)

Questo il principio enunciato dalla Cassazione (vedi ad esempio n.29162 del 2021 e ripreso poi anche da Commissioni Tributarie....

“Il diritto di abitazione nella casa adibita a residenza familiare, sancito dall'art. 540 c.c. in favore del coniuge
sopravvissuto, sussiste qualora detto cespite sia di proprietà del "de cuius" ovvero in comunione tra questi
ed il coniuge superstite, mentre esso, al contrario, non sorge ove il bene sia in comunione tra il coniuge
deceduto ed un terzo
, non essendo in questo caso realizzabile l'intento del legislatore di assicurare, in
concreto, al coniuge sopravvissuto il godimento pieno del bene oggetto del diritto”
Unborn
 
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Re: Diritto abitazione coniuge superstite con terza compropr

Messaggioda paolotanganelli » 11/12/2024, 15:44

Siceramente era il ragionamento che avevo fatto anche io e che mi aveva portato a dire che sia la coniuge che il figlio diventano così soggetti passivi di IMU sull'immobile ereditato, ovviamente esente la coniuge perchè vi risiede a differenza del figlio che pagherà per la sua quota parte.

Mi chiedo però, sempre ammesso sia successo (mi devo documentare a riguardo), nel caso in cui nel testamento il de cuius, oltre alla volontà di lasciare la proprietà dell'immobile al 50% tra la coniuge superstite e il figlio (solo del de cuius), avesse espresso anche quella di lasciare il diritto di abitazione alla coniuge seperstite o che comunque lei avesse tale diritto in qualche modo, è una volontà da considerare che cambierebbe totalmente lo scenario (tutti esenti IMU) oppure da ignorare essendo contraria alla norma (almeno credo)...?

Praticamente è possibile lasciare in eredità a qualcuno il diritto di abitazione...?

Grazie

Paolo
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Re: Diritto abitazione coniuge superstite con terza compropr

Messaggioda Unborn » 12/12/2024, 8:46

Questioni per fini avvocati, ma suppongo che il diritto di abitazione possa costituirsi oltre che per legge (art.540 c.c.) anche per testamento.
In quel caso se espresso nel testamento ed accettato dagli eredi il soggetto passivo sarebbe la seconda moglie.
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