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Gentili, chiedo un confronto.
Vista la difficoltà di contattare e di far pagare i contribuenti non residenti in italia, ritenete legittimo, nell'ambito dell'autonomia dei tributi locali, inserire nel regolamento delle entrate comunali l'obbligo per i contribuenti non residenti in Italia di dotarsi e di mantenere attiva un PEC per la notifica degli atti da parte dell'ufficio Tributi?
In comuni turistici con presenza di proprietari stranieri come ci si comporta al riguardo?
Bisogna proprio spendere in notifica più di quello che ci si augura di recuperare?
Grazie

la pec esiste solo in italia

È un problema non indifferente e non facilmente risolvibile. Posso suggerire di farsi dare un indirizzo email quantomeno per le comunicazioni (a regime, in base all'art. 3-bis, comma 4-quinquies, CAD, potrebbe diventare forse un domicilio digitale speciale, ma finché l'AGID latita nelle linee guida..). In alternativa, al primo contatto con l'Ufficio, si potrebbe chiedere un'elezione di domicilio fisico presso una persona di fiducia residente nel territorio nazionale, in modo da effettuare notificazioni presso il domiciliatario. Faccio notare che nulla può essere imposto.. purtroppo le norme sono state pensate per un mondo poco globalizzato e con poco dinamismo geografico.