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La residenza viene mantenuta (illecitamente) per moltissime ragioni dai cittadini una volta che non si ha più una relazione con un bene immobile: il servizio demografico è poco "reattivo", l'altra abitazione non è pronta, non si vuole trasferirsi anche giuridicamente da amici e parenti neanche provvisoriamente, sanzioni blandissime, indifferenza, dimenticanza..
Ma anche se mantengono la residenza lì non significa che soddisfino più i presupposti impositivi TARI (occupazione o detenzione o possesso), e non ha basi giuridiche una residenza che tale non è in quanto puro dato formalistico.
Vale la pena sensibilizzare sempre i contribuenti sulle conseguenze di omesse dichiarazioni (anche i proprietari di u.i.u. sfitte), sia per la ri-presa in carico sia per la cessazione.
P.S. poi per le notifiche di atti ablatori o incisivi sono affari loro, quando si vedranno recapitare le conseguenze dell'irreperibilità ex art. 140 c.p.c. si sveglieranno. Se sai il domicilio puoi passarlo all'Anagrafe per gli incombenti di competenza.

Kaleb ha scritto:La residenza viene mantenuta (illecitamente) per moltissime ragioni dai cittadini una volta che non si ha più una relazione con un bene immobile: il servizio demografico è poco "reattivo", l'altra abitazione non è pronta, non si vuole trasferirsi anche giuridicamente da amici e parenti neanche provvisoriamente, sanzioni blandissime, indifferenza, dimenticanza..
Ma anche se mantengono la residenza lì non significa che soddisfino più i presupposti impositivi TARI (occupazione o detenzione o possesso), e non ha basi giuridiche una residenza che tale non è in quanto puro dato formalistico.
Vale la pena sensibilizzare sempre i contribuenti sulle conseguenze di omesse dichiarazioni (anche i proprietari di u.i.u. sfitte), sia per la ri-presa in carico sia per la cessazione.
P.S. poi per le notifiche di atti ablatori o incisivi sono affari loro, quando si vedranno recapitare le conseguenze dell'irreperibilità ex art. 140 c.p.c. si sveglieranno. Se sai il domicilio puoi passarlo all'Anagrafe per gli incombenti di competenza.

ti ringrazio. Per il caso 2 (residenti ma vivono in Svizzera) una volta accertato il tutto li andremo a togliere dai contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione. Per il caso 1 il cittadino dice di abitare in un comune confinante, non sappiamo il domicilio e se paga la Tari all'altro comune, nel regolamento non è riportato un caso simile, la maggior parte dei cittadini residenti con domicilio diverso stanno pagando.

Il domicilio non è certificabile a legislazione vigente e non ha alcun significato in campo tributario comunale (può averne il domicilio fiscale ai sensi dell'art. 60 DPR 600/73 per le notifiche), per cui non gli darei alcuna rilevanza ai fini TARI: finché è residente nell'immobile paga come residente. Punto. Come ho già detto, però se avete delle previsioni regolamentari particolari di riduzione per dimora extra-comune dovete applicarle (ma se non c'è dimora abituale salta anche l'eventuale esenzione IMU, se è il caso).