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Il MEF ha chiarito durante il question time del 12 marzo che gli enti no profit privi di partita IVA, e quindi esclusi dalla soggettività passiva, hanno la facoltà di continuare a emettere ricevute e note di debito in forma cartacea nei confronti delle pubbliche amministrazioni cui forniscono dei servizi.

Il quesito sollevato da Giulio Sottanelli in Commissione Finanze della Camera nasce dal fatto che tali note spese emesse dalle ONLUS non sono accettate dal sistema di interscambio che veicola le fatture verso la PA. Il MEF ha, quindi, chiarito che i soggetti non obbligati dalla normativa ad emettere fattura non rientrano nell’ambito di applicazione dell’obbligo di fatturazione elettronica, che entrerà in vigore dal 31 marzo 2015.

Pertanto, questi soggetti potranno continuare ad emettere nei confronti della Pubblica Amministrazione note di debito in formato cartaceo.



Fonte: Studio Sigaudo

ma per essere ente no profit bisogna essere iscritti in qualche elenco??
e se l'ente ha comunque una partita iva??

ino ad ora la legislazione italiana ha disciplinato cinque differenti tipi di organizzazioni private che operano senza fini economici con finalità solidaristiche: le organizzazioni non governative (leg. 49/1987), le organizzazioni di volontariato (leg. 266/1991), le cooperative sociali (leg. 381/1991), le fondazioni ex bancarie (leg. 461/1998) e le associazioni di promozione sociale (leg. 383/2000).

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