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Buongiorno a tutti, secondo il principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria dovrei accertare nell'esercizio 2021 gli accertamenti per recupero evasione tributaria notificati dopo il 31/10/2020 in relazione alla scadenza dell'obbligazione (60 gg dalla notifica), ma se il contribuente paga prima è corretto regolarizzare l'entrata nel 21?

in teoria la normativa contabile ha individuato l'emissione dell'avviso di accertamento ai fini dell'imputazione dell'obbligazione al competente anno finanziario «a condizione che la scadenza per la riscossione del tributo sia prevista entro i termini dell'approvazione del rendiconto», ai sensi del punto 3.7.1. dell'allegato 4/2 del Dlgs 118/2011.

da cui andrebbero accertati nel 2020, motivo in piu se ha pagato nel 2020

In pratica, al più tardi nell'anno n, si deposita in posta l'avviso di accertamento il 31/12, il che equivale a notificazione.
Da là l'avviso diventa definitivo entro il 1/3 dell'anno successivo.

Per cui in ogni caso va imputato all'anno n, poichè anche con la più tarda delle ipotesi, i 60 gg scadono entro un termine che è sicuramente prima del termine ordinario per il rendiconto d'esercizio (30 aprile). Mi pare di capire.

Non so cosa succede in caso di elementi controdeduttivi depositati dal contribuente che vanno a sospendere i 60 giorni. Se si guarda la definitorietà dell'atto, potrebbe essere questo il caso in cui l'accertamento tributario si imputi all'anno n+1, anche se emesso in n.

Per ciò che concerne il caso di un'emissione nell'anno n, con scadenza dei 60 gg nell'anno n+1, ma pagamento ancora in n, beh, chiaramente, come correttamente esposto dal collega precedente, non è nemmeno possibile meccanicamente accertare in n+1, poichè è l'avvenuto versamento a imporre di fare l'accertamento in n. Per cui nulla quaestio su questo.

Chiarissimi grazie mille!