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Buongiorno, vorrei sottoporre un quesito in merito ad una questione che ci si è presentata con la società Wind Tre business. L'ufficio tecnico aveva affidato alla società una prestazione di servizio trasmissione dati per impianti fotovoltaici (piano tariffario: All inclusive Aziende Ricaricabile BIG). Per i servizi resi la società aveva poi emesso delle fatture in regime di split payment e pagate regolarmente dall’Ente . Per le fatture emesse successivamente alla data del 21/10/2017, rifiutate dall’Ente in quanto emesse non in regime di split payment, la società ha ribadito che per le stesse la parte relativa ai costi e oneri di incasso andavano assoggettate ad iva con il regime split payment e per la restante parte l'iva veniva assolta ai sensi dell'art. 74 DPR 633/72 ( esigibilità immediata).
La Wind, successivamente, ha provveduto alla disattivazione delle carte con conseguente risoluzione del contratto con applicazione di penali.
A seguito di quanto sopra la Società Wind ha proposto un atto transattivo al solo scopo di comporre trans attivamente la controversia ed evitare pertanto l’insorgere di una lite giudiziale, richiedendo una somma omnicomprensiva di euro 600,00 anziché euro 1.223,31. Si chiede pertanto, in mancanza di fatture in quanto rifiutate e non riemesse in quanto la società non h a intenzione di riemettere in quanto sono corrette, ed essendo ormai passata la pratica al recupero crediti non possono riemettere fatture diverse da quelle originarie. In presenza di atto transattivo come puo' fare l'ente ha pagare la somma oggetto della transazione. Grazie

L'atto transattivo è un contratto. Trattandosi quindi di una obbligazione giuridica (perfezionata al momento della sottoscrizione) non vedo dove sia il problema.
A mio avviso il responsabile adotterà una determinazione che recepisce l'atto transattivo firmato e adegua l'impegno precedentemente assunto a bilancio (in aumento oppure in diminuzione dichiarando economia)