Unioni_CCMM_ residui_seconda puntata

Unioni_CCMM_ residui_seconda puntata

Messaggioda GOLIF » 13/02/2015, 11:38

Sia le Unioni di Comuni che le CM ossia enti di secondo livello applicando la nuova normativa alla gestione dei residui hanno il problema che segue…

Riclassificazione dei Residui.
Problema fondamentale per le Comunità Montane enti di secondo livello, a finanza totalmente derivata, le cui entrate sono prevalentemente fondi trasferiti da Comuni e da Regione.
In particolare la Regione trasferisce fondi a fronte di specifiche deleghe (es.agricoltura – antincendio) per l’attuazione di quelle funzioni trasferite.
L’ente gestisce inoltre il piano di zona le cui entrate che finanziano tutte spese correnti in genere sono collegate a spese che non si esauriscono nello stesso esercizio ma proseguono i loro effetti almeno in un biennio.
Sarebbe importante sapere se le entrate finalizzate che finanziano spese del titolo I e/o del titolo II potranno essere conservate a residui (così come la relativa spesa). Questo sia in conto capitale che per la spesa corrente.

La particolarità delle summenzionate gestioni, sta anche nel fatto che talune spese vengono di fatto accertate nell’esercizio ma anticipate (in termini di cassa) dall’ente delegato, che solo dopo la chiusura dell’esercizio è in grado di produrre i piani di riparto e chiedere il pagamento del saldo.
Inoltre, per quanto riguarda le spese, soprattutto quelle riferite all’attuazione dei bandi regionali, vengono individuati dei beneficiari che per disposizione normativa godono di una tempistica pluriennale per perfezionare gli investimenti ammessi a contributo: risulta oggettivamente impossibile prevedere l’esercizio di riferimento in cui i beneficiari potranno richiedere il pagamento del contributo assegnato.
Sarebbe pertanto importante comprendere se le entrate finalizzate che finanziano spese del titolo I e del titolo II (così come le relative spese) che non si esauriscono in un unico esercizio, potranno ancora essere gestite in conto residui (così come avviene oggi), oppure se dovranno confluire nei meccanismi del fondo pluriennale vincolato. In quest’ultimo caso le operazioni contabili parrebbero ingestibili per le seguenti specificità:
- PARTE ENTRATE: l’ente non sarebbe in grado di svolgere in modo neutrale le gestioni “a rendiconto”, con la conseguenza che la differenza tra quanto speso e quanto incassato inciderebbe inevitabilmente sul risultato d’esercizio, falsandone la rappresentazione (le funzioni delegate, svolte per i Comuni, sono una sorta di “partita di giro” in senso atecnico ovviamente, poiché oggi l’accertato corrisponde con l’impegnato, e non incidono sul risultato d’amministrazione).
- PARTE SPESE: essendo obiettivamente impossibile ipotizzare un cronoprogramma (per questioni non dipendenti dalla volontà dell’ente) si rende probabile l’inserimento di tutta la gestione sulla prima annualità, con variazioni dell’ultimo giorno per spostare all’esercizio successivo quanto non speso.

come si risolve?
GOLIF
 
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Re: Unioni_CCMM_ residui_seconda puntata

Messaggioda Paolo Gros » 13/02/2015, 11:47

direi di girare il quesito direttamente alla finanza locale che sicuramente ha delle risposte......................
Paolo Gros
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