Aiuto su valutazione periodi per Lavoratore centralinista p

Aiuto su valutazione periodi per Lavoratore centralinista p

Messaggioda ago13 » 04/09/2015, 12:48

Carissimi buongiorno!
Vi scrivo per chiedervi un aiuto finalizzato ad analizzare la Posizione Assicurativa di un collega di un Ente locale assunto con decorrenza 01/05/1993 come centralinista telefonico non vedente, onde poter stabilire la data in cui maturerà il diritto alla pensione.

I dati di partenza sono i seguenti:

1) Data assunzione 1 maggio 1993

2) ha ottenuto un congedo straordinario ex art.42 comma 5, Dlgs n. 151/2001 per il periodo 01.02.2004 31 07.2004 ( 6 mesi_ periodo valutabile per intero ai fini del trattamento di quiescenza) tale periodo è coperto da contribuzione figurativa.

3) Il collega in data 18 giugno 1992 ha ottenuto l'iscrizione ai sensi dell'art. 2, comma 2 della legge 29 Marzo 1985 n° 113 nell'Albo professionale nazionale dei centralinisti telefonici privi della vista avendo superato gli esami di abilitazione per l'iscrizione all'Albo predetto.
4) Ricongiunzione ex art. 2 legge 29/1979 6 anni 6mesi 27 giorni

Riflessioni ( per semplicità riporto tutto al 31/12/2015)

anzianità di servizio presso Ente locale
dal 01/05/ 1993 al 31/12/2015 = 22 anni e 8 mesi
+ ricongiunzione 6 anni 6 mesi e 27 giorni
totale anzianità al 31/12/2015 29 anni 2 mesi 27 giorni

Quesiti:
1) alla luce della situazione su rappresentata devo applicare il beneficio di 4 mesi per anno( senza limite massimo dei 5 anni) esclusivamente sul periodo di lavoro presso l'Ente locale?

2) Posso applicare il beneficio sui periodi ricongiunti?

3) Il collega al momento della domanda del pensionamento deve fare anche domanda per il riconoscimento del beneficio art.9 comma 2 Legge n. 113 del 1985? Esatto?

Se applico il beneficio esclusivamente sul periodo di lavoro presso l'Ente locale ottengo la seguente anzianità:
Calcolo beneficio:
Lavoro presso Ente locale: 22 anni 8 mesi a cui devo togliere i periodo di congedo straordinario di mesi 6( in cui il collega non ha lavorato- nel calcolo del beneficio non si tiene conto dei periodi coperti da contribuzione figurativa)

Lavoro presso Ente locale netto: 22 anni e 2 mesi
22anni= (22 x 4=88 mesi) 2 mesi (12mesi:4mesi=2mesi:x) x=8/12=0,66 (il 66% di un mese = 19,8 giorni) beneficio calcolato su periodo di lavoro presso Ente locale pari a 7 anni 4 mesi e 20 giorni ( E' corretto il calcolo?)

Calcolo dell'anzianità totale
anzianità di servizio presso Ente locale 22anni e 8 mesi
+ ricongiunzione 6 anni 6 mesi e 27 giorni
+ maggiorazione calcolata solo su periodo di lavoro presso Ente locale( al netto del congedo straordinario e non tenedo conto della ricongiunzione)

7 anni 4 mesi e 20 giorni

totale anzianita' 36 anni 7 mesi 17 giorni (Esatto?)


Per considerare la maggiorazione sui periodi di ricongiunzione dovrei chiedere al dipendente se ha un certicato medico che attesta lo stato di cecità a partire dall'epoca a cui si riferiscono i periodi ricongiunti?( I periodi ricongiunti si riferiscono ad un epoca che va 1973 al 1987.)

Infatti se considero la maggiorazione anche sui periodi ricongiunti l'anzianità aumenta da 36 anni 7 mesi e 17 giorni passa a ( aggiungendo una maggiorazione di 2 anni 2 mesi e 10 giorni calcolata come fatto prima_che chiedi conferma se tale metodo di calcolo è corretto?) 38 anni 9 mesi e 27 giorni

Grazie per il vostro aiuto

Buona giornata

AG
ago13
 
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Re: Aiuto su valutazione periodi per Lavoratore centralinist

Messaggioda RUGGIERO » 04/09/2015, 13:49

Dunque, tempo fa ho affrontato una situazione in parte simile.
Per usufruire dei benefici il lavoratore ne deve fare richiesta.
Nel mio caso però si trattava di una lavoratrice, cieca dalla nascita, che aveva iniziato l'esperienza lavorativa nel 1982 già come centralinista cieca in un ente locale. Insomma non aveva ricongiunzioni.
Comunque ti segnalo il seguente link http://www.superabile.it/web/it/communi ... 66293.html
Sperando che tu possa ricavarne informazioni utili.
Ruggiero
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Re: Aiuto su valutazione periodi per Lavoratore centralinist

Messaggioda ago13 » 07/09/2015, 10:43

RUGGIERO ha scritto:Dunque, tempo fa ho affrontato una situazione in parte simile.
Per usufruire dei benefici il lavoratore ne deve fare richiesta.
Nel mio caso però si trattava di una lavoratrice, cieca dalla nascita, che aveva iniziato l'esperienza lavorativa nel 1982 già come centralinista cieca in un ente locale. Insomma non aveva ricongiunzioni.
Comunque ti segnalo il seguente link http://www.superabile.it/web/it/communi ... 66293.html
Sperando che tu possa ricavarne informazioni utili.
Ruggiero


Caro Ruggiero,

grazie mille per la tua risposta.

posso chiederti, se puoi, indicarmi i requisiti per la pensione di vecchiaia per i non vedenti (iscritti alla CPDEL) e quelli per la pensione anticipata?

In particolare per la pensione di vecchiaia pare che la normativa da applicare sia quella ante Fornero relativa al 1992 con una età anagrafica per gli uomini pari a 60 anni?
Grazie ancora

Buon lavoro
AG
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Re: Aiuto su valutazione periodi per Lavoratore centralinist

Messaggioda RUGGIERO » 10/09/2015, 16:17

Ciao e scusami per il ritardo,
Per quanto riguarda la pensione anticipata non mi risulta che ci siano differenze. L'anzianità contributiva è la stessa: attualmente 42 anni e 6 mesi per gli uomini e 41 anni e 6 mesi per le donne. Ovviamente per le persone cieche c'è il beneficio dei 4 mesi all'anno di contributi figurativi.
Per la pensione di vecchiaia le cose sono un po' più complicate. Innanzitutto, i limiti di età sono diversi tra settore privato e quello pubblico.
Rimanendo nel settore pubblico: per il personale non vedente degli enti locali il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia è identificato con il limite anagrafico per la permanenza in servizio stabilito dai regolamenti organici dei singoli enti in vigore al 31/12/1992 (con un minimo di 15 anni di contributi), altrimenti il limite è di 65 anni (sia per gli uomini che per le donne); per i dipendenti delle amministrazioni statali il requisito è di 65 anni (art. 4 DPR n. 1092/1973), valevole sia per gli uomini che per le donne. Inoltre, troverebbe applicazione ancora la finestra mobile di 12 mesi. Questo significa che chi raggiunge i requisiti di maggior favore dovrà aspettare la decorrenza del pensionamento dopo 12 mesi. Durante il periodo di attesa tra il momento in cui vengono raggiunti i requisiti ed il momento in cui si comincia a percepire l’assegno di pensione, i lavoratori non vedenti restano in servizio con onere contributivo in capo al datore di lavoro, utile ad arrotondare la misura della pensione.
Queste notizie le ho trovate in una circolare dell'Unione ciechi, N.10, Prot. 606/2014-01-14.
Ti consiglio, comunque, di verificare bene, non vorrei che qualcosa fosse cambiato.
Ruggiero
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Re: Aiuto su valutazione periodi per Lavoratore centralinist

Messaggioda ago13 » 11/09/2015, 10:31

RUGGIERO ha scritto:Ciao e scusami per il ritardo,
Per quanto riguarda la pensione anticipata non mi risulta che ci siano differenze. L'anzianità contributiva è la stessa: attualmente 42 anni e 6 mesi per gli uomini e 41 anni e 6 mesi per le donne. Ovviamente per le persone cieche c'è il beneficio dei 4 mesi all'anno di contributi figurativi.
Per la pensione di vecchiaia le cose sono un po' più complicate. Innanzitutto, i limiti di età sono diversi tra settore privato e quello pubblico.
Rimanendo nel settore pubblico: per il personale non vedente degli enti locali il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia è identificato con il limite anagrafico per la permanenza in servizio stabilito dai regolamenti organici dei singoli enti in vigore al 31/12/1992 (con un minimo di 15 anni di contributi), altrimenti il limite è di 65 anni (sia per gli uomini che per le donne); per i dipendenti delle amministrazioni statali il requisito è di 65 anni (art. 4 DPR n. 1092/1973), valevole sia per gli uomini che per le donne. Inoltre, troverebbe applicazione ancora la finestra mobile di 12 mesi. Questo significa che chi raggiunge i requisiti di maggior favore dovrà aspettare la decorrenza del pensionamento dopo 12 mesi. Durante il periodo di attesa tra il momento in cui vengono raggiunti i requisiti ed il momento in cui si comincia a percepire l’assegno di pensione, i lavoratori non vedenti restano in servizio con onere contributivo in capo al datore di lavoro, utile ad arrotondare la misura della pensione.
Queste notizie le ho trovate in una circolare dell'Unione ciechi, N.10, Prot. 606/2014-01-14.
Ti consiglio, comunque, di verificare bene, non vorrei che qualcosa fosse cambiato.
Ruggiero


Caro Ruggiero, ciao,

grazie assai per il tuo contributo, sei stato chiarissimo

Ti auguro una Buona Domenica

AG
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Re: Aiuto su valutazione periodi per Lavoratore centralinist

Messaggioda gsalurso » 28/09/2015, 19:29

la maggiorazione non puoi inserirla di tua iniziativa. il dipendente deve fare richiesta all'INPS che provvederà a riconoscere e quantificare il beneficio.
Legge di Good: "Se hai un problema che deve essere risolto da una burocrazia, ti conviene cambiare problema." ;)
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Re: Aiuto su valutazione periodi per Lavoratore centralinist

Messaggioda ago13 » 05/10/2015, 15:33

gsalurso ha scritto:la maggiorazione non puoi inserirla di tua iniziativa. il dipendente deve fare richiesta all'INPS che provvederà a riconoscere e quantificare il beneficio.


Grazie Gsalurso per la tua risposta.

In buona sostanza il dipendente deve contestualmente alla domanda di pensionamento inoltrare in via telematica all'Inps la richiesta di beneficio. Esatto?
L'inps provvederà ad attribuire al dipendente non vedente l'anzianità aggiuntiva in ragione di 4 mesi/anno per i periodi effettivamenti lavorati a partire dalla data in cui la commissione medica dell'ASL ha certificato il disagio visivo? Esatto?

Per cui sarebbe verosimile l'ipotesi in cui il datore di lavoro faccia affidamento su una certa anzianità aggiuntiva utile alla maturazione del diritto a pensione mentre l'Inps "accrediti" una minor anzianità aggiuntiva facendo difatto slittare l'uscita del dipendente (ritardando il conseguimento del diritto a pensione), o mi sfugge qualcosa?


Grazie mille

Saluti

Pp
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