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Non capisco questa parte che hai sottolineato rispetto all'attinenza sulla possibilità di indennizzare il RUP dell'ufficio tecnico comunale su un lavoro progettato esternamente. Grazie

Gli incentivi complessivamente corrisposti nel corso dell’anno al singolo dipendente, anche da diverse amministrazioni, non possono superare l’importo del 50 per cento del trattamento economico complessivo annuo lordo. [Le quote parti dell’incentivo corrispondenti a prestazioni [b]non svolte dai medesimi dipendenti, in quanto affidate a personale esterno all’organico dell’amministrazione medesima, ovvero prive del predetto accertamento, costituiscono economie. Il presente comma non si applica al personale con qualifica dirigenziale.

se la legge prevede che .....Le quote parti dell’incentivo corrispondenti a prestazioni non svolte dai medesimi dipendenti, (esempio progettazione e dl) in quanto affidate a personale esterno all’organico dell’amministrazione medesima (affidate a mario rossi), ovvero prive del predetto accertamento, costituiscono economie.

ciò significa che nel 2 per cento ci sta

- il responsabile del procedimento

- gli incaricati della redazione del progetto
- del piano della sicurezza
- della direzione dei lavori
- del collaudo
- nonché tra i loro collaboratori;

e che le quote parti dell’incentivo corrispondenti a prestazioni non svolte dai medesimi dipendenti, ( tutte tra il RUP per esempio) in quanto affidate a personale esterno all’organico dell’amministrazione medesima (affidate a mario rossi), .......................costituiscono economie.

scusami ma non è possibile sempre fare spiegazioni così articolate.... basta leggere attentamente i passaggi normativi segnalati

In sostanza sostieni che se il comma 7-ter, parla di ... responsabile del procedimento e gli incaricati della redazione del progetto, del piano della sicurezza, della direzione dei lavori, del collaudo, nonché tra i loro collaboratori...e poi continua ...non svolte dai medesimi dipendenti..., è implicito che la legge:
1) ammette che ci siano varie fasi nella progettazione e quindi una liquidazione parziale se una parte della progettazione è stata eseguita esternamente;
2) di questa liquidazione può far parte il RUP.

Invece la Delibera della Corte dei Conti il concetto lo ribalta proprio:

Con specifico riferimento alla figura del responsabile del procedimento (r.u.p.), occorre rilevare che questi normalmente, in base alle previsioni contenute nei singoli regolamenti predisposti dalle amministrazioni ai sensi del citato comma 5 dell’art. 92 del D.lgs. n. 163/2006, partecipa alla ripartizione dell’incentivo, ovviamente sempre in relazione ad atti di progettazione collegati alla realizzazione di opere pubbliche. Occorre sottolineare, però, che la sua partecipazione alla ripartizione degli emolumenti, ai sensi del ridetto comma 5 dell’art. 92 del Codice dei contratti, non avviene in ragione della sua qualifica, ma in relazione al complessivo svolgimento interno dell’attività di progettazione. In sostanza, qualora l’attività venga svolta internamente tutti i soggetti che, a qualsivoglia titolo, collaborano hanno diritto, in base alle previsioni del regolamento dell’ente, a partecipare alla distribuzione dell’incentivo. Qualora, al contrario, l’attività sopra specificata venga svolta all’esterno, non sorgendo il presupposto per la ripartizione di un incentivo fra i vari dipendenti dell’ufficio non vi è neppure un autonomo diritto del responsabile del procedimento ad ottenere un compenso per un’attività che, al contrario, rientra fra i suoi compiti e
doveri d’ufficio.

è la legge che prevede questo... la corte dei conti.. si adegui

Una sentenza della Corte dei Conti è definitiva oppure può essere impugnata dal Consiglio di Stato?

nel caso era magistratura deliberante e non giudicante per cui non e' una sentenza ma una interpretazione

Si si certo. La mia domanda si discostava dal concetto di una semplice delibera della Corte dei conti. Mi ponevo la questione giuridica se una sentenza della Corte dei conti quest'ultima è l'ultimo livello oppure ci sono degli altri livelli che in caso di condanna un soggetto può appellarsi.