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Residenza

MessaggioInviato: 26/05/2015, 18:25
da manuela1965
E' possibile rilasciare la residenza a chi dimora in una casa sprovvista di abitabilità/agibilità?

Re: Residenza

MessaggioInviato: 27/05/2015, 7:50
da Paolo Gros
Se i competenti uffici comunali dovessero verificare l’idoneità abitativa con riferimento all’agibilità dell’alloggio, potrebbe sembrare necessario produrre una serie di certificazioni rispondenti alle norme in materia di edilizia e urbanistica come quelli relativi all’impiantistica del sistema di riscaldamento, dell’impianto elettrico, o altri ancora.

Una prassi che se si svolgesse in tal senso comporterebbe una oggettiva inibizione ingiusta alle possibilità di esercitare il diritto all’unità familiare. Come è noto gran parte del patrimonio immobiliare italiano è sprovvista del cosiddetto certificato di agibilità, a seguito di una tardiva applicazione di una normativa in materia di edilizia e urbanistica. Si tratta di case costruite quando ancora non esistevano dei vincoli urbanistici che imponevano una serie di standard.
Questo non significa automaticamente che si tratti di abitazioni inabitabili, pensiamo ad esempio che, fra le case prive del certificato di agibilità, ci sono molte abitazioni considerate particolarmente appetibili nei centri storici delle città, immobili di particolare valore dal punto di vista del mercato e particolarmente ambiti da parte di famiglie agiate.

Se dovesse essere richiesto il certificato di agibilità, dovremmo ammettere che una parte delle abitazioni esistenti e disponibili sul mercato per la vendita o per la locazione non possano essere utilizzate ancorché confortevoli e lussuose e non debbano essere considerate utili ai fini del ricongiungimento familiare, il che sembra francamente un assurdo.
D’altra parte, se dovessimo attestarci su una interpretazione in tal senso e pretendere che in caso di ricongiunzione familiare debba essere eseguita la verifica dei requisiti previsti ai fini del rilascio dell’agibilità ci troveremmo in una situazione paradossale. E’ esclusivamente il proprietario dell’alloggio a poter accedere al rilascio di tale documentazione ed in ogni caso non sarebbe imputabile al conduttore dell’abitazione il mancato adeguamento alla normativa. Inoltre, non vi è alcun obbligo da parte del proprietario di adeguare l’alloggio alla normativa vigente, adeguamento che deve essere eseguito solamente in caso di ristrutturazione.
La legge non prevede nemmeno sanzioni per l’inquilino che abiti regolarmente, pagando un affitto, in un alloggio confortevole e sano dal punto di vista igienico-sanitario ma che non possiede tutti i requisiti che oggi sono richiesti dalla legge.

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