Buonasera a tutti,
Premetto che non mi occupo direttamente di demografici (quindi scusate la mia ignoranza in materia), ma come ufficio tributi collaboro con l'ufficio anagrafe nelle pratiche di residenza.
Abbiamo una casistica particolare:
Una persona ha acquistato un immobile senza portarci la residenza.
In ufficio tecnico é presente una scia per fusione di più subalterni con interventi di manutenzione straordinaria.
É stata, però, inoltrata richiesta di residenza da parte del compagno (legalmente non hanno alcun legame) e tra la documentazione allegata c'è la dichiarazione ai sensi del DPR 445/2000 della proprietaria che afferma di aver stipulato con il richiedente un comodato d'uso verbale.
Premesso che con la pratica edilizia aperta avrei dei dubbi sulla residenza, ma può bastare questa dichiarazione della proprietaria che fa riferimento ad un comodato d'uso verbale per dare la residenza al richiedente?
Da ufficio tributi mi sono permessa di suggerire la lettura dell atto d acquisto della casa perché se fosse stato acquistato con le agevolazioni prima casa siamo sicuri che possa coesistere un comodato d'uso verbale?
Grazie a chi mi risponderà.
Buon lavoro a tutti