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alcuni segretari stanno presentando istanza di liquidazione dei diritti di rogito.

L'istanza, cercando di riassumere il quadro normativo caotico, chiede la liquidazione dei diritti di rigito ed in caso contrario verrà effettuato il ricorso al giudice del lavoro.

Premesso che ritengo "imbarazzante" una richiesta di tal tipo in cui si chiede ai ragioneri di prendere una posizione su una questione abbastanza delicata (la faccenda si autocommenta) in cui il problema è stato creato dal legislatore, chiedo come si state comportando nei vostri enti.

convengo con Ullifa e direi , sia il legislatore a chiarire e siano i sindacati dei segretari a darsi da fare presso gli organi centrali e non mettendo in difficolta' noi poveri tapini......( anche se e' piu' facile!!)

Premesso che ogni complicazione inserita in una situazione già esasperata non può che creare irritazione per i soggetti interessati nell'ambito comunale, in questo caso si tratta solo di rispondere negativamente, citando la delibera della CdC, Sezione autonomie.
II segretario, se ritiene, intraprenderà una causa civile nei confronti del comune. Laddove il giudice ritenesse di riconoscere legittima l'erogazione dei diritti di segreteria negati, nessuna responsabilità sarà addebitabile al funzionario che ha negato la liquidazione, in quanto lo stesso applicava una interpretazione della predetta CdC.
La stessa CdC, sez. Campania se non sbaglio, ha formulato una delibera dicendo che, a fronte della deliberazione della Sezione Autonomie, l'unica strada percorribile per il riconoscimento dei diritti di segreteria è quella del ricorso al giudice del lavoro.

Qui la vedono diversamente


http://www.forumsegretari.emunicipio.it ... topic=3583

"..Digli di leggersi con la massima attenzione, senza tener conto delle Varie pronunce della Corte dei Conti, l'art. 10, comma 2, della legge 114/2014. Se vuoi puoi leggere anche una nota dei colleghi puglisi, pubblicata alcuni giorni fa sul sito dell'Associazione Vighenzi...e se insiste che facciano causa....."

come se il segretario e rsf lavorassero in due comuni diversi...

Nel forum citato mi sembra che facciano confusione. Dopo la delibera della Sezione Autonomie i comuni non hanno nessuna scelta.
Correttamente l'ufficio preposto deve richiedere la restituzione di quanto già erogato e negare quanto eventualmente richiesto.
Starà al segretario, come già detto, far valere i suoi eventuali diritti in sede giudiziaria, come qualsiasi altro dipendente che ritenga i suoi diritti violati dal comune.
Nel sito dell'Associazione Vighenzi, citato nel predetto forum, infatti riportano uno schema di richiesta di erogazione dei diritti di segreteria quale presupposto per presentare ricorso al Giudice del lavoro.

Il "mio" Segretario ha fatto richiesta di erogazione dei diritti di segreteria, è di fascia C e l'ente è privo di dipendenti con qualifica dirigenziale.
Scusate l'ignoranza in questa situazione gli spettano i diritti di rogito?
GRAZIE

TANTISSIMI AUGURI PER UN BUON 2016 A TUTTI

si , spettano

Scusate se approfitto della vostra disponibilità ma il riparto dovrebbe essere nel seguente modo:
Diritti di rogito: incasso € 1000,00
carte di identità: incasso € 20,00

i diritti di rogito vanno tutti al segretario comunale nel seguente modo? diritti € 1000,00 + cpdel c/ente € 230,00 + irap c/ente € 85,00
oppure gli oneri a carico dell'ente cpdel e irap devono essere compresi in € 1.000,00?

Il 10% diritti di rogito e carte di identità spetta ancora allo Stato? mi pare che non spetti più

GRAZIE