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E' possibile impugnare un bando di mobilitá volontaria perché esclude dalla partecipazione alla mobilitá chi ha la stessa categoria giuridica D, ma non lo spesso profilo per esempio istruttore direttivo sociale, ma ha i titoli culturali cioè laurea in servizio sociale e iscrizione all'albo, visto che il Dlgs 165/01 all'articolo 30 comma 1 parla solo di qualifica corrispondente e non di profilo?
Come deve essere interpretata la norma dal momento che escono bandi in cui viene richiesta solo la qualifica e i titoli culturali e altri in cui viene chiesto anche il profilo a pena di esclusione?
Grazie.

In questo caso secondo me non c'è ragione di impugnare.
Mi sembra di capire che all'ente serve un'assistente sociale, mestiere che può esercitare solo chi è in possesso del titolo di studio specifico ed è iscritto all'apposito albo professionale.
Se questa è la situazione, mi sembra evidente che i due requisiti richiesti sono più che legittimi.
Se all'ente serve un assistente sociale (o un ingegnere, o un avvocato, ecc.) non è che può assumere un laureato in scienza della comunicazione...

Sì l'ente cercava un assistente sociale però non hanno dato la possibilità a chi aveva la stessa qualifica D1 e aveva un altro profilo professionale, ma possedeva comunque i titoli culturali cioè la laurea e l'iscrizione all'albo.
Il bando così scritto dà solo la possibilità a chi lavora già con quel profilo e non a quelli che hanno comunque la qualifica e un profilo diverso perchè entrati con un'altra laurea nell'ente pubblico e magari hanno conseguito successivamente la lurea in servizio sociale

Se le cose stanno così, evidentemente avevo letto male.
Il bando si può impugnare, davanti al giudice ordinario. Pronostici sull'esito della causa non te li può fare nessuno...