Aspettativa per avvio startup

Aspettativa per avvio startup

Messaggioda silviasco » 28/10/2019, 13:43

Da inizio anno sono in regime di part time 50%, già autorizzata allo svolgimento di altra attività lavorativa. Finora ho avuto qualche incarico di collaborazione saltuario, che non ha richiesto nemmeno l'avvio di partita IVA. Ora però con altre persone stiamo progettando l'avvio di una startup, abbiamo vinto un percorso formativo presso un "acceleratore" e ci stiamo accingendo a costituire formalmente la società. Contestualmente si stanno avviano contatti preliminari, che se andassero a buon fine potrebbero determinare un improvviso picco del carico di lavoro. Questo per dire che, se sinora ho gestito il tutto nell'ambito del part time, da un momento all'altro potrei avere la necessità di dedicarmi a tempo pieno all'avvio dell'attività.

A questo punto mi sorge un dubbio: l'aspettativa ex art. 18 della L. 183/2010 deve essere presa contestualmente alla costituzione dell'attività (o addirittura prima di essa), o può essere presa nel momento in cui si rende necessaria (per un dipendente a tempo pieno le due cose coincidono, ma nella mia situazione non necessariamente... potrei avere esigenze extra in concomitanza con i primi grossi contratti, non necessariamente all'indomani dell'atto notarile)?

E l'altro dubbio è: se l'aspettativa per motivi personali è incompatibile con altra attività lavorativa, ciò non dovrebbe applicarsi anche a chi ha già una autorizzazione a svolgerla, dico bene? quindi potrei anche ricorrere all'aspettativa personale (posso motivarla tranquillamente con le necessità familiari), oppure entrare in quel regime mi costringerebbe a congelare l'attività extra?

Grazie a chi potrà darmi chiarimenti o magari perfino portare una esperienza personale in merito.
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Re: Aspettativa per avvio startup

Messaggioda silviasco » 31/10/2019, 10:33

Aggiungo uno sviluppo ulteriore: dal mio ufficio personale mi fanno sapere che, poiché l'aspettativa ex legge 183 non è prevista dal CCNL, loro non la danno. Non so se sia una affermazione legittima (può un Contratto ignorare una disposizione di legge?) ma trattandosi di un istituto concesso in modo discrezionale, il risultato non cambia: potrei fare domanda, e loro potrebbero dare un diniego.
Mi resta il dubbio sull'aspettativa personale: essendo io in part time già autorizzato, posso chiedere l'aspettativa personale e continuare a svolgere l'attività già avviata?
silviasco
 
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