comando e stabilizzazione

comando e stabilizzazione

Messaggioda SimRa » 05/06/2018, 13:35

Buongiorno a tutti,

scrivo perchè vorrei avere delle delucidazioni in merito alla mia posizione lavorativa.
Sono un esecutore amministrativo B1 part-time appartenente alle categorie protette (invalida civile-legge 68/99) e sono stata assunta con normale procedura concorsuale (e non per chiamata diretta dalle liste di collocamento speciale) presso un piccolo Comune nel 2011.
A partire dal 2016 sono in forza in regime di comando presso un altro Comune. La convenzione stipulata tra i due Enti scadrà alla fine di quest'anno e contestualmente raggiungerò il limite massimo di utilizzazione temporanea di tre anni previsto dall'art. 30 del dlgs 165/2001.
A questo punto vorrei sapere quali dovrebbero essere le procedure da mettere in atto per prevedere una mia stabilizzazione presso l'Ente dove sono in comando. Fermo restando che l'Ente utilizzatore dovrà prevedere nel fabbisogno di personale la vacanza di un posto assimilabile al mio profilo professionale, i miei quesiti sono i seguenti:
1) è obbligatorio esperire in via prioritaria una procedura di mobilità ai sensi dell'art. 34 del dlgs 165/2001?
2) una successiva procedura di mobilità ai sensi dell'art. 30 del dlgs 165/2001 in che modo potrebbe "provvedere, in via prioritaria, all'immissione in ruolo dei dipendenti, provenienti da altre amministrazioni, in posizione di comando o di fuori ruolo, appartenenti alla stessa area funzionale, che facciano domanda di trasferimento nei ruoli delle amministrazioni in cui prestano servizio"? Teoricamente mi basterebbe presentare una domanda di trasferimento e, essendo già in comando, avrei diritto ad una valutazione superiore in fase di selezione? Oppure può essere avviata una procedura di mobilità riservata per il personale già comandato?
3) un funzionario dell'ufficio personale dell'Ente presso il quale sono comandata riferisce che non si è mai vista una procedura di mobilità per un profilo B1: trattandosi di una qualifica troppo bassa, si è sempre proceduto per chiamata diretta; inoltre, essendo io part-time, lo stesso funzionario riferisce che "una procedura di mobilità non può essere part-time", lasciando intendere quindi che non ci sia soluzione;
4) per contro il mio Ente di appartenenza preme affinchè alla scadenza dei tre anni io rientri in sede oppure liberi il posto, dichiarandosi disponibile alla cessione del mio contratto all'Ente utilizzatore, cosa che a loro dire può avvenire senza procedura di mobilità esterna;
5) ad aumentare la confusione, l'Ente presso il quale sono in comando, prevede nel suo regolamento comunale per la selezione del personale che "Il personale che risulti comandato per un periodo di tre anni può essere trasferito in entrata direttamente senza procedere ad alcuna selezione ma previo giudizio positivo da parte del dirigente presso cui il richiedente ha svolto il proprio operato, tenuto conto della programmazione del fabbisogno di personale e della vacanza del posto". Come deve essere interpretata questa disposizione regolamentare?

Ho studiato la normativa di riferimento, letto interpretazioni e pareri, ma ad oggi non riesco a comprendere quale sia la via giusta. Mi scuso anticipatamente per la lunghezza delle mie richieste e ringrazio fin da ora chi potrà fornirmi dei chiarimenti.
SimRa
 
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