Certificazione medica

Certificazione medica

Messaggioda Lellina » 01/02/2018, 19:56

Buona sera, chiedo a voi se la trasmissione al protocollo dell'ente di un certificato medico cartaceo per un dipendente pubblico, senza che alla stessa sia seguita la trasmissione telematica, comporti l'adozione di particolari provvedimenti da parte dell'ente.

Grazie a chi mi risponderà.
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Re: Certificazione medica

Messaggioda gsalurso » 02/02/2018, 12:36

Lellina ha scritto:Buona sera, chiedo a voi se la trasmissione al protocollo dell'ente di un certificato medico cartaceo per un dipendente pubblico, senza che alla stessa sia seguita la trasmissione telematica, comporti l'adozione di particolari provvedimenti da parte dell'ente.
Grazie a chi mi risponderà.
Se intendi soltanto un certificato scritto su carta intestata del medico, non è idoneo a giustificare l'assenza per malattia.
Per i dipendenti pubblici è obbligatorio giustificare l’assenza per malattia esclusivamente con il certificato medico "telematico".
art. 55-septies DLgs. 161/2001 come modificato con DLgs 75/2017
1. Nell'ipotesi di assenza per malattia protratta per un periodo superiore a dieci giorni, e, in ogni caso, dopo il secondo evento di malattia nell'anno solare l'assenza viene giustificata esclusivamente mediante certificazione medica rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale.
2.  In tutti i casi di assenza per malattia la certificazione medica è inviata  per via  telematica, direttamente dal medico o dalla struttura sanitaria che la rilascia, all'Istituto nazionale della previdenza  sociale, [...], e dal predetto Istituto  e' immediatamente resa disponibile, con le medesime modalita', all'amministrazione interessata.
[...]
4. L'inosservanza degli obblighi  di trasmissione per via  telematica della certificazione medica concernente assenze di lavoratori  per  malattia  di cui  al comma 2 costituisce illecito disciplinare e, in caso   di reiterazione, comporta l'applicazione della sanzione del  licenziamento  ovvero,  per  i medici in rapporto convenzionale con le aziende sanitarie  locali,  della decadenza dalla  convenzione,
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Re: Certificazione medica

Messaggioda Lellina » 02/02/2018, 17:42

In questi casi quindi la questione va segnalata all'ufficio per i procedimenti disciplinari ai sensi dell'art. 55 bis del D.Lgs. N. 165/2001?
E nei confronti del medico l'ente è tenuto ad adottare qualche comportamento?

A proposito di tale situazione ho trovato un messaggio INPS del 6 settembre 207, n. 3459 che tratta di certificazioni di malattia redatte in modalità cartacea.
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Re: Certificazione medica

Messaggioda carlomagno » 06/02/2018, 14:04

Non risponde il dipendente ,ma il medico che dovrà giustificarsi..il dipendente e a posto, va segnalato eventualmente il medico al servizio sanitario, ma le giustificative sono innumerevoli esempio linea non funzionante.
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Re: Certificazione medica

Messaggioda Lellina » 06/02/2018, 16:09

Grazie per la risposta.

La mancata segnalazione alla Asl competente comporta violazioni in capo all’ente? E soprattutto, chi è tenuto a questa segnalazione e come avviene tale procedura?

Ancora grazie
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Re: Certificazione medica

Messaggioda Lellina » 06/02/2018, 16:13

Ho comunque letto che in capo al dipendente vige l’obbligo di verificare l’avvenuta trasmissione telematica del certificato.
Ad ogni modo, ritengo che sia necessario segnalare la cosa all’ufficio per i procedimenti disciplinari, in ragione di ciò, anche al fine della giustificazione delle assenze in questione.
Concordi con me?
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Re: Certificazione medica

Messaggioda carlomagno » 08/02/2018, 10:15

No in capo al dipendente non vi è di certo l onere del controllo tra altro esempio la mancanza momentanea di linea è un motivo valido di non trasmissione,
L assenza e giustificata dalla malattia (certificata), altra cosa e l obbligo in capo al medico.
Assolutamente non centra nulla l ufficio procedimenti disciplinari...e che violazione sarebbe poi ?
Il paziente non a mica l obbligo di verificare la corretta trasmissione.
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Re: Certificazione medica

Messaggioda Lellina » 08/02/2018, 11:05

Mi riferisco all'art. 55-septies, comma 4 del d.lgs. 165/2001 a tenore del quale:"L'inosservanza degli obblighi di trasmissione per via telematica della certificazione medica concernente assenze di lavoratori per malattia di cui al comma 2 costituisce illecito disciplinare e, in caso di reiterazione, comporta l'applicazione della sanzione del licenziamento ovvero, per i medici in rapporto convenzionale con le aziende sanitarie locali, della decadenza dalla convenzione, in modo inderogabile dai contratti o accordi collettivi. Affinché si configuri l'ipotesi di illecito disciplinare devono ricorrere sia l'elemento oggettivo dell'inosservanza all'obbligo di trasmissione, sia l'elemento soggettivo del dolo o della colpa. Le sanzioni sono applicate secondo criteri di gradualità e proporzionalità, secondo le previsioni degli accordi e dei contratti collettivi di riferimento".

L'assenza non può essere arbitrariamente giustificata dal solo certificato cartaceo, a mio avviso. Credo che la situazione vada comunque valutata dall'ufficio in questione.

Ho trovato sentenze in merito che si esprimono nel senso che il dipendente è tenuto a verificare che la procedura informatica di invio del certificato all’Inps abbia avuto esito regolare.

Non riesco quindi a comprendere il giusto comportamento che la pubblica amministrazione debba adottare al fine di non incorrere in inadempimento o comunque mancato controllo.
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Re: Certificazione medica

Messaggioda gsalurso » 08/02/2018, 19:43

Lellina ha scritto:Ho comunque letto che in capo al dipendente vige l’obbligo di verificare l’avvenuta trasmissione telematica del certificato.
Ad ogni modo, ritengo che sia necessario segnalare la cosa all’ufficio per i procedimenti disciplinari, in ragione di ciò, anche al fine della giustificazione delle assenze in questione.
Concordi con me?
Il lavoratore assente per malattia ha l’obbligo di accertarsi dell'avvenuto invio telematico del certificato all'INPS ed il medico deve consegnagli o inviare per e-mail copia del certificato che contiene il numero di protocollo comprovante l'avvenuto invio. Vedi Circolare Min. Lav. 18/3/2011 n 4.
Il certificato può essere inviato via cartacea esclusivamente per 2 motivi:
1) se il medico non può procedere all’invio online del certificato di malattia perché impossibilitato a utilizzare il sistema di trasmissione telematica.
2) in caso di ricovero ospedaliero che rilascia la certificazione e I’attestazione di malattia solo in forma cartacea.
Altrimenti Il certificato cartaceo non è idoneo a giustificare l'assenza per malattia. Il dipendente, se il responsabile dell'Ufficio acconsente, può chiedere che i giorni di malattia vengano scomputati dalle ferie, altrimenti si tratta di assenza non giustificata.

Per quanto riguarda la segnalazione all’ufficio per i procedimenti disciplinari, non sono d'accordo, tu devi segnalare il fatto al responsabile della struttura a cui il dipendente appartiene, la valutazione dell'eventuale illecito disciplinare è compito suo. Potrebbe valutare che il dipendente è in buona fede e non ha colpe, oppure optare per un richiamo verbale o, se ravvisi responsabilità più gravi o un comportamento reiterato, deciderà di segnalare i fatti all’ufficio per i procedimenti disciplinari per l'irrogazione di una sanzione più grave.
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Re: Certificazione medica

Messaggioda gsalurso » 08/02/2018, 20:16

P.S. Valutazione personale, per quello che può valere:

Penso che nei procedimenti disciplinari occorre soprattutto molto buon senso ed evitare eccessivi formalismi. La ratio della norma disciplinare è quella di evitare/limitare l'assenteismo ed è questo il principio a cui dobbiamo attenerci.

Non conosco il caso specifico, ma, se il dipendente:
  • dimostra la sua buona fede,
  • è un singolo episodio,
  • ha comunicato tempestivamente l'assenza al responsabile dell’ufficio di appartenenza.
Un: "che non succeda mai più" e lo scomputo dei giorni di assenza dalle ferie, secondo me potrebbe bastare.

Paradossalmente potresti ottenere il risultato di punire un impiegato serio e non certi "professionisti dell'assenza" che stanno ben attenti ad avere sempre le carte a posto.
Se, invece, il soggetto in questione è un habituè è tutto un altro discorso e sarà il responsabile della struttura a valutare i provvedimenti più opportuni.
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