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PAGAMENTO FERIE NON USUFRUITE PER RICHIAMO IN SERVIZIO

MessaggioInviato: 27/02/2015, 14:45
da Mamurio Lancillotto
Un ex-collega di un medio comune (13.000 abitanti) della zona mi raccontava ieri al telefono di essersi trovato con una richiesta della Corte dei Conti di rimborso di somme percepite per ferie non usfruite.
Lo stesso prima di andare in pensione aveva chiesto e ottenuto i giorni di ferie rimanenti; successivamente le ferie gli sono state revocate dal dirigente per esigenze urgenti di servizio.
Non potendo posporle in quanto sarebbero cadute dopo la data di collocamento a riposo sono state monetizzate e corrisposte.
Durante una ispezione della Ragioneria prov.le oltre ad altri rilevi è stato contestato anche questo ...e fin qui va bene, ma non capisco pechè la Cote dei Conti richieda all'interessato il rimborso al Comune delle somme percepite, mi sembra che l'eventuale danno erariale sia stato creato dal dirigente che ha firmato la revoca.
Non è così??
In un caso analogo cosa deve fare il dipendente? Rifiutarsi di rientrare facendo presente che le ferie non possono essere posposte? Rientrare e lavorare gratis? No perchè se è così siamo alle comiche. Io dirigente ti revoco le ferie, le monetizzo e tu incassi poi la CDC chiede a te di rimborsare la cifra.
SE è così siamo al delirio.

Re: PAGAMENTO FERIE NON USUFRUITE PER RICHIAMO IN SERVIZIO

MessaggioInviato: 27/02/2015, 15:19
da Paolo Gros
infatti...siamo al delirio vero e proprio

Re: PAGAMENTO FERIE NON USUFRUITE PER RICHIAMO IN SERVIZIO

MessaggioInviato: 27/02/2015, 18:36
da Mamurio Lancillotto
Ho trovato un parere dell'ARAN di dicembre 2012 riguardo all'
Art. 5, comma 8 del d.l. n. 95/2012, convertito
nella legge n. 135/2012.
...omissis.....
Al fine, poi, di garantire il pieno rispetto delle nuove
regole, per l’ipotesi di una loro eventuale violazione
è previsto un apposito e rilevante sistema
sanzionatorio che colpisce entrambi i soggetti del
rapporto di lavoro:
a) per il dipendente, recupero delle somme allo
stesso indebitamente erogate;
b) per il datore di lavoro pubblico, affermazione
della responsabilità non solo amministrativa ma
anche disciplinare del dirigente, che vi ha dato
luogo.

Quindi il dipedente deve rientrare e poi percepisce la monetizzazione e deve restituirla (notare che il dipendente la incassa al netto) con oneri previdenziali ed IRAP??
E poi cosa fa, chiede il risarcimento al dirigente come privato o lo chiede al Comune? E perchè rsponsabilità amm.va e non contabile???

Mi sa che l'unica soluzione sia rientrare notificando al Comune la violazione della normativa, diffidarlo da corrispondere la monetizzazione e..a suo tempo portare davanti al Giudice del lavoro il Comune stesso che deve rispondere comunque per "culpa in vigilando"