1) i controlli sulla sussistenza o il venire meno delle condizioni per la fruizione sicuramente spettano al datore di lavoro e, trattandosi di Ente pubblico,
devono essere fatti non a campione ma
per tutti.
Art. 33 comma 7-bis. L. 104/92Ferma restando la verifica dei presupposti per l’accertamento della responsabilità disciplinare, il lavoratore di cui al comma 3 decade dai diritti di cui al presente articolo, qualora il datore di lavoro o l’INPS accerti l’insussistenza o il venir meno delle condizioni richieste per la legittima fruizione dei medesimi diritti. 2) Per quanto riguarda invece i controlli
sul legittimo utilizzo dei permessi, la Corte di Cassazione più volte ha affermato la legittimità dei controlli effettuati dal datore di lavoro
anche mediante investigatori privati
vedi, da ultimo:
Cass. Sezione lavoro, sent. 9749/2016 (paragrafo 3.3)
ed inoltre: Cass. sent. 13789/2011; 3590/2011; 19053/2005.
3) A mio parere, però, trattandosi di un Ente pubblico
se c'è il fondato sospetto che un dipendente nei giorni di permesso vada al mare invece di assistere la persona disabile è sempre meglio rivolgersi all'Autorità giudiziaria.
4) Se poi, uno è tanto **** da postare su facebook le foto della vacanza con data e orario ... procedimento disciplinare e denuncia per truffa sono obbligatori.