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Il Governo è alle prese con lo studio di interventi normativi mirati a cambiare il sistema attualmente vigente in merito al licenziamento nella Pubblica Amministrazione.

La linea intrapresa parrebbe essere quella finalizzata all'inserimento del licenziamento per giusta causa a fronte del dimostrato scarso rendimento del dipendente.

Nella realtà sarà difficile capire quali strumenti verranno utilizzati per dimostrare lo scarso rendimento dal momento in cui, ad esempio, alla prova dei fatti, ad oggi i piani performance e risultati sono per lo più disattesi o applicati superficialmente.

non e cosi semplice ove previsto va posto in essere con numerosi addebiti uno per ogni mancanza prima di procedere al licenziamento...... non può che ..."Il licenziamento, per essere legittimo, è necessario che sia anticipato da una contestazione disciplinare scritta dell’azienda, ove vengano specificate, in modo dettagliato, le condotte del lavoratore, evidenziando, appunto: a) gli errori di esecuzione della prestazione per negligenza; b) o gli errori per imperizia; c) o i ritardi nell’esecuzione. Insomma, il datore di lavoro deve contestare non lo scarso rendimento in sé, ma i singoli comportamenti che lo determinano"
Aggiungo e ci mancherebbe altro mica si può licenziare per delle opinioni.

Quanto da te riportato é assolutamente condivisibile. L'intenzione nobile di portare a un livello di premialitá l'evoluzione della carriera del dipendente PA a oggi é di difficile applicazione. Credo poi che, pensare di rendere operativo nel pubblico il sistema privatistico, serva solo a far emergere la scarsa conoscenza pratica di questo mondo. Direi di attendere le evoluzioni normative che, parrebbero, essere imminenti...resta al momento l'amarezza per come le problematiche vengano gestite a livello centrale.