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L’anno scorso emetto avviso di accertamento ICI per il 2009 ad un contribuente che aveva effettuato un minore versamento. Il contribuente paga la somma richiesta.
Quest’anno emetto l’avviso per il 2010 ed il contribuente mi segnala che la somma richiesta non è dovuta in quanto si riferisce al 33,33% dell’abitazione della mamma, titolare di diritto di abitazione come coniuge superstite.
Quindi mi chiede l’annullamento dell’avviso 2010 ed il rimborso di quanto pagato per l’accertamento 2009.
Come mi comporto, considerato che non mi ha prodotto alcuna dichiarazione di variazione ICI?
L’unica dichiarazione infatti è quella del 1993…
GRAZIE.

non sui comprende granche', nel 2009 chi era il proprietario, vi era gia' un diritto di abitazione o che altro

se la successione è avvenuta dopo il 2001, gli eredi non erano più tenuti a presentare la dichiarazione ICI:
riferimento normativo è l'articolo 15, comma 2, della Legge 383/2001: "2. Per gli immobili inclusi nella dichiarazione di successione l'erede ed i legatari non sono obbligati a presentare la dichiarazione ai fini dell'imposta comunale sugli immobili (ICI). L'ufficio presso il quale è presentata la dichiarazione di successione ne trasmette una copia a ciascun comune nel cui territorio sono ubicati gli immobili".

La proprietà dell’abitazione principale della mamma è la seguente:
mamma 33,33% (residente)
1 figlia 33,33% (non residente);
2 figlia 33,33% (non residente).
Le figlie hanno da sempre (1993) dichiarato l’abitazione per la propria quota e regolarmente pagato fino al 2008; la mamma ha sempre dichiarato il suo 33,33% e detrazione intera, e non ha mai comunicato di avere il diritto di abitazione che le spettava come coniuge superstite (il marito è deceduto nel 1981).

Sinceramente: verificata che quella effettivamente è l'ex casa coniugale in cui la moglie ha il diritto di abitazione per coniuge superstite.. e preso atto tra l'altro che negli anni le figlie hanno versato più del dovuto e non possono più chiedere il rimborso in quanto annualità prescritte.. annullerei l'atto.