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Buonasera, vorrei avere un suggerimento in merito alla sussistenza del requisito di ruralità legato all’Imu.
Per l’anno 2013 è stato emesso avviso di accertamento verso un contribuente per un immobile di categoria D1 il quale, a decorrere da febbraio, viene riconosciuto come rurale con apposita annotazione in catasto.
E’ stata pertanto applicata aliquota piena al 9,9XMILLE per una mensilità e aliquota agevolata al 2XMILLE per le altre.
Il contribuente in questione, che non è né coltivatore diretto né IAP, sostiene che l’immobile sia del tutto esente in quanto rurale strumentale, seppur non accatastato come D10 ( variazione di classamento che in effetti avviene ma a decorrere dall’anno successivo).
Come regolarsi?

se non vi è attività agricola, in cosa consiste la strumentalità?

Secondo la mia opinione l'annotazione di ruralità equivale al classamento in d10 a livello di ruralità

Un immobile va censito nella categoria catastale più pertinente , quindi se ha le caratteristiche del d10 ok .. altrimenti viene accatastato nella categoria più idonea con richiesta di annotazione

L'annotazione oppure il d10 sono categorie che attestano la strumentalità quindi esenti dal 2014 in tutti i comuni .. per il 2013 è necessario sapere se il comune è montano

Nella eventualità occorre contestare l'annotazione con specifica segnalazione all'agenzia

Il comune quell'anno rientrava nei parzialmente montani.
Grazie per la risposta e buon lavoro

L'IMU per i fabbricati strumentali all'attività agricola mi risulta essere dovuta solo per l'anno 2012, con esenzione totale per il 2013 ed istituzione della TASI dal 2014

Per la ruralità non è tanto importante se il proprietario sia imprenditore agricolo, perché potrebbe aver dato in affitto o comodato il fabbricato ad un imprenditore agricolo ed anche in questo caso beneficia delle agevolazioni agricole